Una latrina a cielo aperto. Perché chi non trova la disponibilità del servizio pensa male di utilizzare comunque gli stessi luoghi per espletare i propri bisogni fisiologici senza curarsi dell’immane disagio che arreca ai residenti e agli operatori commerciali della zona circostante. “Ma il peccato originale, se così vogliamo definirlo – dice il consigliere comunale di Territorio, Angelo Laporta – è dovuto al fatto che i bagni pubblici, a Marina di Ragusa, sono chiusi da troppo tempo. Hai voglia di chiederlo e richiederlo in Consiglio comunale. Ma non è arrivata ancora alcuna risposta operativa”. Laporta ha effettuato un sopralluogo nelle aree in questione. Ed ha riscontrato come la mancanza di igiene sia il comune denominatore in tutte le aree sotto osservazione. “Bagni pubblici chiusi sul lungomare Andrea Doria – dice ancora – chiusi anche quelli dello Scalo trapanese e di via Caboto. E tutt’attorno c’è una sporcizia e un cattivo odore censurabili. Ma nel bilancio approvato qualche mese fa non erano state previste delle somme ad hoc per il servizio bagni che avrebbe dovuto essere espletato da soggetti svantaggiati economicamente, con l’assistenza dei Servizi sociali? Ma possibile che non si riesca a risolvere un problema? Uno che sia uno? Perché l’Amministrazione retta dal sindaco Piccitto continua a latitare anche sulle questioni più semplici? Vorremmo solo che a chi viene a Marina, soprattutto nei fine settimana (e non parlo dei residenti che magari hanno la casa a portata di mano o dei turisti perché per il momento non ce ne sono più di tanto), sia data l’opportunità di fare la pipì senza ricorrere a stratagemmi di chissà quale tipo che, nella maggior parte dei casi, vanno poi a rendere ancora più disarmante il quadro dell’igiene locale. Stiamo forse chiedendo troppo? Nessuno si è posto il problema? Potremmo sperare che, nel giro di qualche giorno, almeno questa questione sia risolta? Oppure ci si arroccherà ancora una volta nel mutismo più assoluto? Restiamo a guardare. E con noi tutti i cittadini che chiedono una risposta”.