Durante la stagione estiva, ed esattamente dal 20 luglio al 6 settembre la Galleria Clou di Ragusa ospiterà la persone dell’artista siracusano Claudio Cavallaro dal titolo “A porte chiuse”. Questo nuovo progetto dell’artista sarà un’istallazione circolare di grande effetto che si estende lungo tutto il perimetro della sala principale. “Tree/Resurrection” è l’immagine poetica della rinascita. Come una fenice, nota per la sua capacità di poter rinascere dalle proprie ceneri dopo la morte, un tronco d’albero appassito si appresta a ricevere una nuova vita. Così al centro della galleria, vi si troverà la radice di un albero, con ancora annessa una piccola parte del tronco, che riposa su un letto di cenere. Su alcuni punti carbonizzati della radice si posano delle farfalle dipinte con polvere di carbone, come se nascessero da quelle stesse ferite. I colori delle bruciature sulla radice si confondono con quelli delle farfalle. Inoltre dal tetto pendono dei cavi neri che sorreggono alcune lampade Wood che rimandano all’immagine di una corona. L’installazione avrà una duplice visione, “bianca” e “nera”, dovuta all’alternanza tra luce naturale e Black light. Questa luminosità instabile, da una parte accentua la forza del lavoro stesso, dall’altra, drammatizzando il contrasto. Le lampade emanano una luce blu/nera che si va riflettendo sui diversi oggetti in maniera differente. La radice, dipinta con una resina fluorescente trasparente, diventa di colore blu ghiaccio, mentre le farfalle assumono una tonalità giallo fosforescente. Sul letto di cenere compaiono, come delle ombre, i prolungamenti di alcune radici dipinte anch’esse con resina fluorescente. Un senso di sacralità perduta percorre tutta la produzione di Claudio Cavallaro, la cui ricerca si fonda sui concetti di risurrezione, trascendenza, cambiamento e trasformazione. L’artista è solito fornire un’anima a ogni opera, rendendola in grado di trasmettere un proprio messaggio a chi le vive. Il lavoro racchiude in sé una serie di simboli e significati più o meno nascosti o chiari. Quasi tutti i materiali, le quantità e pure ogni fase produttiva non sono casuali, ma servono a rafforzare l’essenza dei suoi lavori.