Viene spesso invocata nelle malattie degli occhi, nelle disabilità visive, è nota infatti come la santa protettrice della vista, e in effetti Lucia è la Santa della luce, perché cadendo nella stagione dell’ Avvento, il giorno di Santa Lucia è visto come un evento che segnala l’arrivo del Natale, che culmina con l’arrivo dalla Luce di Cristo. Lucia, il cui nome si riferisce alla ” luce “, in latino ” lux”, secondo l’agiografia, nacque da genitori ricchi e nobili intorno al 283. Suo padre era di origine romana, e morì quando lei aveva ancora cinque anni, rimanendo sola con la madre, la quale non tardò d’ interessarsi per trovare alla figlia uno sposo che convenisse; un nobile anche lui, ma non cristiano, un pagano, e che Lucia non accettò volentieri. Intanto dopo alcuni anni, la madre di Lucia si ammala gravemente, e la fanciulla chiede la guarigione a Sant’Agata, sulla cui tomba prega per una notte intera tanto da addormentarsi. Nel sogno, Sant’Agata le fa intendere di concedere la guarigione della madre, e di donare tutti i suoi averi ai poveri, perché anche lei , un giorno sarebbe diventata santa. Detto fatto. Ma per far ciò, Lucia dovette rifiutare il matrimonio. Il pretendente non accettò il rifiuto e giurò vendetta. Infatti la accusò al proconsole romano, Pascasio, come seguace della religione cristiana e quindi ribelle a Cesare.
Allora Pascasio ordinò che Lucia fosse trascinata in un luogo di perdizione, ma la fanciulla fu inamovibile, ordino’ pure che fosse arsa viva; ma le fiamme non ebbero presa su Lucia, le furono pure strappati gli occhi , ma nulla .In ultimo pensò di ucciderla trafiggendole un pugnale alla gola. La santa prima di morire profetizzò l’imminente caduta dell’imperatore Diocleziano, e quindi la fine delle persecuzioni contro la Chiesa cristiana. Era il 13 dicembre 304, da quel giorno , questa data fu dedicata alla Santa martire siracusana. Santa Lucia, è ricordata ed omaggiata in molti paesi d’ Italia, ma la festa più grande si celebra a Siracusa, città natale della Santa. A Pozzallo i festeggiamenti , che hanno luogo presso la settecentesca chiesa di S. M. di Portosalvo, sono tanto attesi; una festa semplice, ma di grande devozione, che vede accorrere parecchi fedeli anche di altre parrocchie. Tanti i devoti che affidano al linguaggio delle candele, l’invocazione o la riconoscenza. Si fermano in preghiera raccolta davanti alla “Vara ” della Santa e poi accendono le candele per sciogliere il loro voto Sono , come dire , segni che li aiutano a elevarsi. Inoltre, come tradizione vuole, sul sagrato della chiesa, annualmente, viene approntata una bancarella per la vendita di immaginette, candele, e ” cuccia” . Nel giorno della solennità , dopo la messa vespertina, il simulacro della Vergine Martire, viene portato in processione per alcune vie cittadine. I festeggiamenti si concludono, con l’immancabile spettacolo pirotecnico sulla spiaggia speculare alla chiesa. contributo editoriale di Giovanna Cannizzaro
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