A PROPOSITO DELL’ULTIMA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE

Puntualmente e alla fine quello che è stato messo in maggior evidenza dell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata la contrapposizione tra la maggioranza e le opposizioni, a discapito del lavoro che è stato fatto con l’approvazione del regolamento idrico,  vecchio di  quasi tre decenni.

Si è voluto sottolineare che la maggioranza consiliare ha respinto quasi tutti gli emendamenti presentati dalle minoranze. A questo punto riteniamo utili precisare che:

1)      Le opposizioni hanno presentato ben quindici emendamenti; di questi, dodici hanno avuto parere negativo da parte del Segretario generale del Comune;

2)      A seguito di tale parere negativo, per ovvie ragioni, sono stati respinti;

3)      Dei tre rimasti due sono stati votati anche dal gruppo di maggioranza;

4)      Approvati, invece, in toto, dopo il parere favorevole del segretario Generale i cinque emendamenti proposti dalla maggioranza consiliare.

5)      Tra questi cinque emendamenti uno è stato approvato all’unanimità. Si tratta dell’art. 1 del Nuovo regolamento idrico che fissa principi di grande importanza sulla “Tutela e uso delle risorse idriche”, a tutela delle acque, quale bene prezioso a servizio della collettività. 

 

Tale articolo di nuova riscrittura recita che:

“Tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa che é salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.

Qualsiasi uso delle acque é effettuato salvaguardando le aspettative ed i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale.

Gli usi delle acque sono indirizzati al risparmio e al rinnovo delle risorse per non pregiudicare il patrimonio idrico, la vivibilità dell’ambiente, l’agricoltura, la fauna e la flora acquatiche, i processi geomorfologici e gli equilibri idrologici. L’uso dell’acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi del medesimo corpo idrico superficiale o sotterraneo. Gli altri usi sono ammessi quando la risorsa è sufficiente e a condizione che non ledano la qualità dell’acqua per il consumo umano”.

Questo il quadro d’insieme che dimostra come non vi sia nessuna azione di forza della maggioranza nei confronti dei colleghi d’opposizione. Anzi, quando non sono poste in essere azioni strumentali, le loro proposte sono vagliate con grande attenzione.