A settembre sarà stangata sulle famiglie siciliane per l’acquisto dei libri scolastici. Attenzione anche alle truffe

Con l’arrivo di settembre, le famiglie siciliane si trovano a fronteggiare la consueta “stangata” legata all’acquisto di libri e materiali scolastici, con una spesa che può raggiungere i 1.300 euro per studente. In questo contesto, il Codacons ha sollevato un caso importante riguardo le nuove edizioni dei libri scolastici, denunciando quello che considera un comportamento ingannevole da parte delle case editrici.

La denuncia del Codacons

Secondo l’Associazione, ogni anno vengono introdotte sul mercato nuove edizioni dei testi scolastici con modifiche minime, come una nuova prefazione o piccoli cambiamenti nei capitoli introduttivi, costringendo le famiglie a riacquistare libri quasi identici a quelli dell’anno precedente. Questa pratica non solo obbliga le famiglie a sostenere costi elevati, ma impedisce anche l’utilizzo di soluzioni più economiche, come l’acquisto di libri usati o lo scambio tra studenti.

Il Codacons ha quindi presentato un esposto alla Procura, denunciando una possibile truffa e chiedendo il sequestro dei libri scolastici presentati come “nuove edizioni” per verificarne il contenuto. L’Associazione sostiene che dietro queste modifiche minime potrebbe celarsi una strategia di marketing consolidata, che rende inutilizzabili i libri dell’anno precedente, violando così il Codice di Autoregolamentazione del Settore Editoriale Educativo. Questo codice stabilisce che una nuova edizione di un libro può essere messa in vendita solo se differisce dalla precedente per almeno il 20% dei contenuti.

Nel suo esposto, il Codacons chiede alla Procura di accertare se vi siano profili di rilevanza penale in questa pratica e, in caso affermativo, di avviare un’azione penale contro i responsabili. Inoltre, l’Associazione ha chiesto il sequestro preventivo di tutti i libri di testo scolastici che vengono presentati come nuove edizioni, per verificare se contengano aggiornamenti effettivi superiori alla soglia del 20% stabilita dal codice di autoregolamentazione.

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