A Vittoria un premio per le eccellenze della sanità. E un appello per avere l’ambulatorio di oncologia pediatrica a Ragusa

Parte da Vittoria un’iniziativa che coinvolge scuola e mondo della sanità.  L’iniziativa, una “piattaforma di riflessione” per migliorare le prospettive di vita delle nuove generazioni, è stata promossa e ideata dall’Associazione Belle e Buone Arti, l’Italia delle eccellenze e organizzata dall’associazione “One day at time aps Giovanni Lo Magno”, fondata da Maria Antonella Magrì e Rosario Lo Magno, genitori di Giovanni Lo Magno, un ragazzo sedicenne, morto due anni fa, dopo aver lottato per quattro anni contro la malattia.

Il premio AUREUM SCHOOL – sezione AUREUM SALUTE, prima edizione, è stato assegnato a due operatori d’eccellenza del mondo della sanità siciliana e a un giovane ricercatore.

I PREMI ASSEGNATI

Il premio SCHOOL 2023 è andato al giovane comisano Fabio Gurrieri, neo-laureato in Biotecnologie farmaceutiche, che ha vinto una prestigiosa borsa di studio Erasmus+ nell’ambito della ricerca oncologica a Rotterdam, dove si specializzerà nello sviluppo di organoidi a livello dei tumori gastrointestinali e fegato.

Il premio AUREUM SALUTE è stato assegnato ad Andrea Di Cataldo, professore associato di Pediatria dell’Università di Catania, direttore dell’Unità Operativa di Diagnosi e Terapia dei Tumori Pediatrici del Policlinico di Catania, con questa motivazione: “per l’impegnoprofessionale escientifico nella cura delle patologie tumorali di bambini e adolescenti, e la costante e premurosa vicinanza ai loro famigliari”.

Premio AUREUM SALUTE anche per Stefano Cordio, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica dell’Ospedale Maria Paternò Arezzo – Ragusa ‘per la cura’ – come parola del cuore – dedicata al paziente, prima di tutto come persona, con professionalità e preparazione di eccellenza”. 

Momento centrale il dialogo tra studenti e medici su welfare e sanità a misura dei più giovani; diritto alla salute, stare bene a scuola e consumo consapevole. 

A conclusione, è stato lanciato un appello finale alle istituzioni dei promotori dell’iniziativa. La richiesta è di “abbinare agli ambulatori di oncologia già esistenti degli ambulatori di oncologia pediatrica, oggi totalmente assenti, opportunità questa – anche come servizio di prevenzione e a costi limitatissimi – che aiuterebbe migliaia di famiglie ad evitare i costosi percorsi di strutture adeguate per i propri cari, sempre più frequenti e già tristemente famosi come “viaggi della speranza”.

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