Ieri a Chiaramonte Gulfi è arrivata la reliquia del Santo braccio di Giovanni Battista proveniente dalla città di Rapagnano comune della provincia di Fermo. La processione si è aperta nel tardo pomeriggio con la processione dalla banda musicale “Vito Cutello” di Chiaramonte seguita dai confaloni delle due città e le autorità civili e militari. Alla processione erano presenti i confrati di San Giovanni di Monterosso, di Ragusa, le confraternite del paese montano oltre a quelli di Rapagnano. Quest’ultimi indossavano un saio bianco ed una mantellina rossa di raso con nastri gialli gli uomini, mentre, le donne una fascia di raso rossa. La reliquia arriva scortata da due moto dell’Arma dei Carabinieri dove dalla macchina scende il parroco don Luigi Malloni con la reliquia tra lo stupore della gente. Sul palco sale il sindaco di Chiaramonte Gulfi che ringrazia i presenti e da il benvenuto al sindaco ed ai cittadini di Rapagnano. “L’essere riusciti ad ospitare la reliquia del braccio di San Giovanni è per noi motivo di grande onore. E lo testimoniano le presenze che ieri sono arrivate da vari centri della diocesi. – dice il sindaco Fornaro – Del resto, il culto di San Giovanni è particolarmente diffuso nelle città a noi vicine per non parlare del fatto che il santo rappresenta il patrono della Diocesi di Ragusa. E ritengo che ciò costituisca un valore aggiunto”. Subito dopo la reliquia è stata intronizzata presso l’altare maggiore della Chiesa madre con un momento di preghiera animato dall’arciprete parroco del centro montano, don Giovanni Nobile. “Sono contento di essere riuscito a far conoscere e vedere ai miei confratelli ed ai chiaramontani la reliquia di San Giovanni. – dice il confratello Davide Terranova- Confesso che è stata tanta l’emozione, per noi devoti, vedere la reliquia del Santo al quale siamo particolarmente devoti.” Dopo la reliquia è stata portata in processione nella chiesa del Battista passando per via San Giovanni, riccamente addobbata, attraversando l’Arco dell’Annunziata simbolo del paese montano. “Abbiamo affrontato un lungo viaggio ma siamo felici di essere qui. – dice il sindaco di Rapagnano On. Remigio Ceroni – L’accoglienza è stata ottima e già abbiamo avuto modo di apprezzare le bellezze architettoniche paesaggistiche tanto diverse dalle nostre. Tradizioni che segnano e contraddistinguono una comunità.- conclude l’on. Remigio – Rivolgo un invito alla delegazione di Chiaramonte a venire nel nostro paese la prossima primavera per la festa di San Giovanni la quale si svolge la seconda domenica di maggio”. Il santo braccio presso la chiesa di San Giovanni è stato accolto dal rettore della chiesa padre Giuseppe Barbera e sistemato sull’artistico tronetto in argento realizzato dal maestro cesellatore Benedetto Gelardi da Palermo. “Da anni noto una forte devozione per San Giovanni Battista – dice il parroco di Rapagnano don Luigi Malloni – La storia della reliquia è antichissima si pensa che risalga al lontano 1300 quando un frate la portò con se nel nostro comune. Abbiamo deciso di venire qui a Chiaramonte per far conoscere questa reliquia alla comunità dopo aver ricevuto una chiamata da un confratello di San Giovanni che conosceva la nostra storia e voleva creare un legame per portare la reliquia qui. – continua il parroco – La cosa sul momento mi sorprese ma poi pensammo, con la mia comunità, che era giusto accettare l’invito e portare la reliquia con una delegazione di fedeli, dopo le dovute autorizzazione degli organi competenti.” Infine, domani sera il momento più atteso è la tradizionale “Sciuta”, quando al calar del sole San Giovanni Battista abbraccerà i suoi fedeli. Questo momento è caratterizzato dal lancio di ‘nzareddi dai piani alti della facciata e dall’incessante “bombardio” dei mortai. Lungo la processione il Santo Protettore passerà per le chiese Santa Maria di Gesù, San Vito e San Filippo. Alle 22, in piazza Duomo, il predicatore mons. Pasquale Magnano traccerà in breve la figura del santo.