AD ISPICA NASCE UFFICIALMENTE IL COMITATO CITTADINO CONTRO LE TRIVELLAZIONI IN MARE

Domenica 20 marzo 2016, alle ore 18:00, ad Ispica presso i locali de “Il Mercato”, ha avuto luogo la presentazione del “Comitato cittadino contro le trivellazioni in mare”. Si tratta di un coordinamento tra privati cittadini ed associazioni, promosso da Possibile Ispica e dal circolo Legambiente Sikelion, al fine di creare delle sinergie che possano porre in essere un’efficace campagna informativa in vista del referendum abrogativo del 17 aprile 2016 nonché veicolare il messaggio di votare “SI” al referendum stesso.

L’evento ha visto la partecipazione attiva di molti cittadini che hanno salutato con favore la nascita del comitato sostenendo l’importanza del concetto di rete in un contesto in cui i mass media nazionali trascurano volontariamente una tematica molto importante quale il futuro delle politiche energetiche in Italia e la salubrità del nostro mare e il governo nazionale invita sostanzialmente a boicottare l’unico strumento di democrazia diretta previsto dalla Costituzione.

La presentazione si è aperta con l’intervento di Giordano Sarta, portavoce di Possibile Ispica, il quale dopo i saluti di rito ha spiegato la presenza in prima linea di Possibile quale attuazione di quanto già previsto dallo statuto del partito in tema di ambiente ed energie rinnovabili e quale naturale seguito di una raccolta firme, portata avanti la scorsa estate, al fine di indire un referendum su alcune tematiche di grande rilievo tra cui la salvaguardia dell’ambiente e del territorio.

Il dibattito è proseguito con una disamina delle argomentazioni a sostegno del “SI” quali la possibilità di porre le basi per una visione più lungimirante basata sulle energie rinnovabili, i grandi rischi ambientali connessi alle estrazioni petrolifere a fronte di royalties esigue e che arricchiscono solo le lobby del petrolio, la dipendenza economica da altri paesi che il petrolio ci impone e la confutazioni delle tesi a sostegno del “No” quali imminenti crisi occupazionali o energetiche.

La dott.ssa Anna Alì, del circolo Legambiente Sikelion, ha snocciolato interessanti numeri  e dati sottolineando come “la totalità delle riserve di petrolio e gas presenti nel territorio italiano sarebbero sufficienti a soddisfare il nostro fabbisogno energetico rispettivamente per 7 settimane e 6 mesi e pertanto le perforazioni si traducono in un mero accanimento contro il sottosuolo e l’ambiente a fronte di un’economia che dovrebbe piuttosto puntare su quelle che sono le vere ricchezze: turismo, pesca, cultura, comparto agroalimentare”.

La discussione si è conclusa con un momento propositivo atto a stimolare una strategia comune e la formulazione di nuove idee circa le iniziative da porre concretamente in essere quali banchetti informativi, distribuzione di materiale divulgativo, incontri con le scuole, interviste alla radio, comunicazione via social network ed altre azioni su cui la cittadinanza sarà costantemente informata tramite la pagina Facebook ufficiale del comitato cittadino e gli organi di stampa.

 A tal proposito, sono stati confermati i seguenti banchetti informativi: 26 marzo, 3 e 10 aprile, dalle 17:30 alle 22:30, in p.zza dell’Unità d’Italia; 2 aprile, dalle 09:00 alle 13:00, in occasione del mercato rionale di via dell’Arte/via dell’Architettura  (quartiere 167).

“Invito tutti i cittadini maggiorenni a recarsi alle urne per votare convintamente “Si” al referendum abrogativo del 17 aprile 2016 –  continua Giordano Sarta –   il nostro futuro non è fatto di trivellazioni ma di energie rinnovabili e di quelle bellezze naturalistiche di cui la nostra terra è ricca”

All’appello di Sarta si unisce anche quello di Anna Alì per Legambiente:” Il tempo delle fonti fossili è scaduto, il 17 aprile votiamo sì perché il Paese ha bisogno di un sistema energetico che punti finalmente sul risparmio, sull’efficienza, sull’autoproduzione distribuita”.