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Addio ad Adolfo Padua: la sua Scicli e l’intera provincia per l’ultimo saluto nella strapiena chiesa di San Bartolomeo
27 Gen 2025 20:11
Il rito religioso nella chiesa a cui lui era fortemente legato, il tempio barocco di San Bartolomeo. Adolfo Padua oggi pomeriggio è stato salutato, da ciascuno dei presenti, con le lacrime agli occhi. Le stesse lacrime che ha versato Padre Ignazio La China, suo padre spirituale ed amico, durante l’omelia in un celebrazione che ha visto al suo fianco don Pietro Zisa ed il diacono Pino Santangelo.
A corona i confrati dell’Arciconfraternita del SS. Crocifisso cui Adolfo Padua apparteneva con il rigore di persona buona, caritatevole, religiosissima e amicale. Ad inizio della celebrazione il saluto del sindaco Mario Marino: “non dimenticheremo il suo sorriso, la sua passione per la politica e per lo sport – ha detto – Adolfo aveva il coraggio delle persone intelligenti, il coraggio delle persone oneste, il coraggio delle persone infaticabili”.
Poi il gesto inatteso, apprezzato tanto che è stato accolto da uno scroscio di mani. Il primo cittadino lasciando l’ambone si è tolto la fascia tricolore di sindaco e l’ha poggiata sul feretro consegnando ad Adolfo passato ad altra vita il simbolo della città per custodirla nella tomba. Una fascia di sindaco, indossata da Adolfo Padua dal 1995 al 1998, meritata da un uomo che ha dato tutto alla città di Scicli: dall’amore per i cittadini, per tutti i cittadini di qualunque fascia sociale. Era il medico di tutti, era il sindaco di tutti.
“Un uomo che ha preso sul serio la sua fede con la coerenza delle azioni di un uomo che crede – ha detto Padre La China – la vita del fratello Adolfo, dall’infanzia alla giovinezza, alla maturità è stata vissuta con passione e con amore, sentimenti che lo hanno legato alla famiglia, alla città interpretando al meglio il bene comune”.
Il cordoglio di una provincia nell’ultimo saluto ad Adolfo Padua. Presente il sindaco di Modica, Maria Monisteri, l’assessore Cesare Campailla a nome del sindaco di Vittoria Francesco Aiello che in forma ufficiale ha voluto salutare, per l’ultima volta, Adolfo Padua. Il ricordo del suo impegno per il premio Atleta dell’anno “Salvatore Padua” giunto alla 57 esima edizione è arrivato dal giornalista Michele Farinaccio che da dieci anni presenta l’evento e che ha auspicato il proseguo nel tempo in memoria non solo di Salvatore ma anche di Adolfo.
A Scicli, in chiesa e sul sagrato tanti politici ed amministratori, molti di lungo corso, tutti con il volto “tirato” e gli occhi luci per onorare un uomo, un amico, un professionista, un politico, un amministratore il cui sorriso, pronto ad essere regalato a ciascuno lo incontrasse, non andrà dimenticato. Adolfo Padua è stato il grande amico, è stato colui il quale con rettitudine e sopportazione ha accettato l’arrivo di quel “drago” (come ha chiamato Padre Ignazio La China il male che lo ha colpito e rubato alla famiglia, agli amici ed alla società) che lo ha divorato fino a fermare la sua vita in questa fase terrena. In quella eterna, c’è la certezza che Adolfo continuerà nella sua missione con occhio attento e probo non dimenticando nessuno.
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