Bene l’abolizione del roaming per i consumatori europei a partire da metà giugno, ma il taglio dei costi aggiuntivi per l’uso dei cellulari all’estero arriva con grande ritardo ed è costato ai consumatori miliardi e miliardi di euro.
Lo afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionale Codacons, commentando l’accordo sui prezzi raggiunto dalle istituzioni europee.
“Il roaming ha rappresentato per anni una ingiustizia a danno degli utenti – continua Tanasi – Chi utilizzava il proprio cellulare dall’estero era costretto a subire costi aggiuntivi abnormi che non avevano alcuna ragione d’esistere, spesso in totale assenza di trasparenza e senza alcun rapporto con i costi reali sostenuti dagli operatori telefonici, ritrovandosi così a dover pagare bollette salatissime”.
In base ai conti del Codacons, il roaming è costato ai cittadini europei la bellezza di 8,5 miliardi di euro all’anno, al punto da rappresentare il 10% dei ricavi dei gestori telefonici: basti pensare che nel 2006 un utente pagava da 1 a 6 euro al minuto per fare una telefonata dall’estero, e dai 35 centesimi a un euro per riceverla.