Per il versamento dell’Imu sui terreni agricoli, ad oggi regna la confusione.
I cittadini, i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli sono in allarme per le conseguenze che il Provvedimento potrebbe avere sulle tasche degli stessi cittadini e sull’economia locale.
Ad Ispica il settore agricolo è quello prevalente, e non può essere utilizzata l’altitudine come criterio equo per imporre la tassazione sui terreni. Come se non bastasse, si dovrà pagare anche per i terreni posseduti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli che producono ricchezza e danno lavoro.
Non è stato preso in considerazione nemmeno che il nostro comune, come molti altri in Sicilia e in Italia, insiste in un’area economicamente svantaggiata.
Vista la situazione di confusione, si ritiene pertanto indispensabile che anche il comune di Ispica aderisca alla protesta dell’Anci e delle categorie agricole per fare pressione affinchè venga abbandonato il disegno che vuole, di fatto, far pagare l’Imu sui terreni agricoli in maniera retroattiva, con riferimento al 2014.