Aeroporti di Comiso e Catania in vendita: a breve inizia l’era dei privati sperando in una nuova vita per lo scalo ibleo

È ufficialmente iniziato il percorso che condurrà alla privatizzazione della SAC, la società che gestisce gli scali aeroportuali di Catania e Comiso. L’assemblea dei soci, riunitasi nei giorni scorsi, ha espresso voto unanime a favore dell’avvio delle procedure necessarie all’indizione di una gara internazionale finalizzata all’ingresso di capitali privati nella compagine societaria. I soci istituzionali – tra cui figurano la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, il Comune e la Città metropolitana di Catania, il Libero Consorzio Comunale di Siracusa, l’IRSAP e il Comune di Comiso – hanno approvato non soltanto l’iter operativo, ma anche la relativa documentazione tecnico-amministrativa, compreso il nuovo piano industriale che delinea le prospettive di sviluppo a medio-lungo termine degli aeroporti etnei.

Una svolta strategica

Il progetto prevede la cessione della quota di maggioranza della società, pur mantenendo in capo ai soci pubblici una partecipazione di minoranza qualificata, concepita come presidio di garanzia per il territorio e per la continuità della mission pubblica. Un equilibrio tra pubblico e privato, dunque, che punta a coniugare l’efficienza gestionale con l’interesse collettivo.Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha commentato la decisione sottolineando la necessità di adeguare le infrastrutture aeroportuali alla crescente domanda di traffico aereo: «L’incremento dei passeggeri impone un salto di qualità. Una gestione esclusivamente pubblica non sarebbe più in grado di sostenere questa sfida. L’apertura al capitale privato rappresenta un passo evolutivo verso una nuova fase del trasporto aereo in Sicilia orientale».

Competitività e attrazione di investimenti

Soddisfazione è stata espressa anche dai vertici della SAC. La presidente Giovanna Candura e l’amministratore delegato Nico Torrisi hanno evidenziato il valore strategico dell’operazione: «Questa decisione rappresenta un punto di svolta. L’obiettivo è rafforzare il posizionamento degli scali sul mercato internazionale, migliorare la qualità dei servizi e attrarre nuovi investimenti, in un contesto di crescente competitività nel panorama aeroportuale europeo».La privatizzazione si inserisce infatti in un disegno più ampio di rilancio del sistema aeroportuale siciliano, con l’ambizione di trasformare Catania e Comiso in hub moderni, efficienti, e in grado di rispondere in modo tempestivo alle esigenze di passeggeri e operatori.

I prossimi passi

Il processo ora entrerà nella sua fase operativa: dopo il via libera dell’assemblea, toccherà al Consiglio di Amministrazione dare esecuzione al mandato ricevuto, con il supporto degli advisor che hanno già accompagnato fin qui la preparazione del piano. Il prossimo passaggio formale sarà l’approvazione definitiva della gara internazionale da parte dell’assemblea. In un’epoca in cui il dinamismo e la capacità attrattiva degli scali sono misurati anche sulla velocità d’azione e la qualità delle scelte strategiche, la SAC sceglie di aprirsi al mondo, lasciando però saldo un legame con il territorio. Un equilibrio delicato, ma necessario, per garantire alla Sicilia un futuro di crescita sostenibile, con lo sguardo puntato oltre le nuvole.

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