Aeroporti minori: Trapani festeggia 1 milione di passeggeri, Comiso è quasi deserto. Scoppia la protesta. Manifestazione il 16 novembre

Il paradosso degli aeroporto minori in Sicilia. A Trapani nei giorni scorsi si è festeggiato, nuovamente, un milione di passeggeri raggiunto quest’anno (più particolari nella seconda parte di questo articolo) mentre a Comiso in alcuni giorni l’aeroporto sembra essere praticamente deserto a causa di numero di voli decisamente ridotti. Scoppia la protesta, una nuova protesta, per ribadire la necessità di poter contare su una struttura con più collegamenti.

Il Comitato per la Difesa e lo Sviluppo dell’Aeroporto di Comiso organizza un’importante manifestazione presso l’Aeroporto di Comiso, che si terrà sabato 16 novembre, dalle ore 9:00 alle ore 13:00.

Il referente Antonio Prelati spiega le motivazioni: “Questa iniziativa, fortemente voluta dalla base sociale ed imprenditoriale delle aree Iblea, Nissena e Calatina, è il risultato di un lungo percorso di interlocuzioni e richieste che il Comitato ha condotto in maniera disciplinata e pacifica. Tuttavia, gli interlocutori facenti capo alla SAC Società Aeroporto di Catania e Comiso hanno finora offerto solo rassicurazioni disattese, continui rallentamenti e atteggiamenti che minacciano di compromettere il futuro dello scalo aeroportuale “Pio La Torre”, con pesanti ripercussioni economiche e sociali per le destinazioni turistiche e per i territori interessati.

Le aziende del Sud-Est siciliano soffrono sempre più la mancanza di collegamenti aerei efficienti. Un aeroporto pienamente operativo nella nostra area faciliterebbe non solo gli scambi commerciali, ma alimenterebbe anche i flussi turistici, fondamentali per chi ha investito nel settore.

Universitari, lavoratori fuori sede e utenti con esigenze mediche fuori regione dovrebbero poter raggiungere facilmente le loro destinazioni, mantenendo vivi i legami con la propria terra d’origine. L’Aeroporto di Comiso dovrebbe rappresentare un vero ponte tra il Sud Italia e il resto d’Europa”.

C’è chi protesta e chi invece festeggia. A Trapani, ad esempio. Per il secondo anno consecutivo l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi supera il milione di passeggeri. Il traguardo, previsto dal piano industriale, è stato raggiunto, ieri sera, con il volo proveniente da Torino delle ore 19,55, operato dalla compagnia aerea Ryanair.

“La solidità dello scalo è una garanzia di benessere per tutta la provincia di Trapani – afferma il presidente di AirgestSalvatore Ombra -. Questo traguardo, che non era scontato e non è casuale, è stato reso possibile, certamente dai passeggeri che ci hanno scelto, ma anche grazie all’unione perfetta di alcuni fattori imprescindibili. Il primo fra tutti, la dedizione del personale di Airgest che ha sempre sostenuto gli sforzi richiesti con grande professionalità. Fondamentale motore della crescita dello scalo che, ricordiamolo, meno di cinque anni fa toccava il momento più basso della sua storia facendo temere il peggio, sono i trapanesi che si sono sempre battuti a gran voce per il loro aeroporto”.

Per il presidente Ombra, un risultato possibile grazie al sostegno della Regione Siciliana

Tra i fattori che hanno reso possibile la conferma dell’auspicato traguardo del milione di passeggeri, per il secondo anno consecutivo, il presidente Salvatore Ombra ha sottolineato: “Le compagnie aeree sono state la base imprescindibile di questo risultato ma il vento che ha permesso di volare così in alto e raggiungere e confermare il milione di passeggeri, come è a tutti noto, è stata ed è la Regione Siciliana, socio di maggioranza di Birgi, che per volontà del presidente Renato Schifani e della sua giunta di governo, ha sostenuto la sua infrastruttura strategica, non permettendo che si perdesse. Ha investito e confermato i fondi necessari al suo rilancio, ottenendo in cambio un moltiplicatore economico che ha fatto tornare benessere nel territorio”.

Gli investimenti previsti per Birgi. Si punta sulla Summer 2025

Sui progetti futuri per lo scalo, il presidente di AirgestSalvatore Ombra, aggiunge: “Al management non resta tempo per compiacersi ma solo l’impegno per il prossimo piano di investimenti che dovrebbero trovare conclusione entro dicembre 2026. Di concerto con l’assessorato Infrastrutture della Regione Siciliana e facendo ricorso ai Fondi FSC, abbiamo da poco affidato la progettazione di opere infrastrutturali per oltre 13 milioni di euro che siamo certi renderanno lo scalo ancora più funzionale e moderno, per il gradimento dei nostri passeggeri. Il tutto – conclude Salvatore Ombra -, puntando all’ulteriore crescita dell’aeroporto e alla definizione della migliore Summer 2025 che possa spingere ancora più in alto questi numeri e consolidarli per gli anni a venire”.

GUARDA IL VIDEO APPELLO PER L’ADESIONE ALLA PROTESTA DI COMISO