Uno studio del professore Marco Romano, del Dipartimento di Economia dell’Università di Catania, detta le linee guida per lo sviluppo del progetto cargo nell’aeroporto di Comiso.
Marco romano, docente di Logistica Distributiva e Omnicanalità sulla effettiva validità di un cargo in Sicilia, sulla tipologia di aziende, sulle aziende piccole e medie che solo il tessuto connettivo dell’economia dell’isola.
Lo studio del professore Marco Romano è stato presentato questa mattina a Catania nel corso di un incontro promosso dalla regione siciliana, dalla Camera di Commercio e dall’ateneo catanese.
Lo studio del professore Romano ha permesso di riscontrare l’interesse reale delle aziende siciliane rispetto alla possibilità di usufruire di un servizio aereo di trasporto delle merci, che diventerebbe un volano per l’economia della Sicilia. È stata esaminata anche la possibilità di rotte per i paesi arabi, dove arrivano anche le merci dell’estremo oriente, ciò che potrebbe aprire altri possibili canali commerciali sia per le esportazioni che per le importazioni.
Lo studio del professore Marco Romano costituisce un punto di partenza mentre va avanti l’iter per la progettazione del cargo che la Regione siciliana ha affidato alla Sac di Catania, che gestisce anche l’aeroporto di Comiso.
Al convegno hanno partecipato il sindaco di Comiso, Maria Rita Schembari, Antonino Belcuore, commissario straordinario Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, Ivo Blandina, presidente Uniontrasporti, Carlo De Ruvo, presidente di Confetra, Antonio Perdichizzi, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Catania, Gennaro Scarfiglieri, C.E.O. di Poste Air Cargo e Sandro Gambuzza, vicepresidente Confagricoltura e consigliere SAC. A chiudere i lavori è stato Edy Tamajo, assessore regionale alle Attività produttive.
Tamaio ha ribadito l’impegno della regione per la realizzazione della piattaforma cargo a Comiso. Essa sarà l’unica in Sicilia poiché solo a Comiso vi sono le condizioni logistiche per permetterne la realizzazione. Lo sviluppo dell’area cargo a Comiso resta una priorità per il governo Schifani in materia aeroportuale. Lo scalo di Comiso può utilizzare gli spazi dell’area ex-Nato che possono diventare l’hub della logistica.
“I fondi per realizzare il progetto “Comiso cargo” e per migliorare la rete di accesso all’aeroporto – ha spiegato Tamajo – saranno inserite nell’accordo sulla programmazione del Fondo di coesione e sviluppo 2021- 2027, un’occasione da non perdere per lo sviluppo di un settore necessario per la nostra Isola e per le imprese presenti sul territorio. Negli ultimi anni, il segmento cargo si è rivelato insostituibile anche nei periodi più difficili della pandemia. Rispetto al fabbisogno di infrastrutture di servizio dedicate alle merci – conclude Tamajo – emerge però l’esigenza di una ricognizione generalizzata e di una verifica di coerenza degli attuali programmi di investimento delle gestioni aeroportuali in modo da potere sviluppare un sistema al servizio di tutto il Mezzogiorno”
Nel frattempo a Comiso si lavora per realizzare l’ufficio merci. I lavori dovrebbero partire a breve. “Entro i primi mesi del 2025 – ha aggiunto Maria Rita Schembari – grazie al finanziamento della Regione, l’ufficio merci potrà vedere la luce e supportare la nostra imprenditoria fatta di tanti giovani che hanno investito tanto e sono diventati un fiore all’occhiello del territorio. Questi stessi imprenditori non vedono l’ora dimostrare cosa saranno in grado di fare per il territorio con le strutture e le infrastrutture adeguate”.
Per Antonino Belcuore, commissario della Camera di Commercio Sud Est Sicilia “il progetto per fare di Comiso un centro cargo porterà un risultato notevole nel medio-lungo periodo che potenzierà anche la rete commerciale e l’area del porto di Ragusa – che si prepara insieme a tutto il sud-est della Sicilia – a diventare centro logistica del Mediterraneo”,
Anche l’ad di Sac, Nico Torrisi ha ribadito l’importanza di Comiso “Il nostro obiettivo – ha detto Torrisi – non è solo quello di sviluppare un aeroporto cargo, ma di promuovere parallelamente il trasporto civile e merci. Per questo, è essenziale adottare il concetto di intermodalità, ovvero trasportare merci su diverse reti, il che richiede un impegno concomitante a livello nazionale per lo sviluppo delle reti stradali e autostradali”.