Antonella mamma di Noemi affetta da Anoressia grave restrittiva ha deciso di rivolgersi al Vescovo di Ragusa Monsignor d’Urso come richiesta d’aiuto. La figlia lotta con la sua malattia da ben sette anni e da quasi un anno si è aggravata, tanto da essere in costante pericolo di vita per denutrizione. Purtroppo in Sicilia mancano i Centri di ricovero a permanenza per queste patologie.
Nel mese di giugno è stata ricoverata presso la Casa di Cura Villa dei Pini di Firenze, ma essendo il reparto accorpato con quello dei disturbi mentali, la ragazza è andata in forte depressione, a tal punto da volersi togliere la vita… A quel punto decise di andarla a prendere e riportarla a casa. La portò, sin da subito l’arrivo a casa, a Catania presso una divisione di psichiatria, ma le prescrissero dei psico farmaci che non l’hanno per nulla aiutata a nutrirsi ma soltanto a dormire, digiunare e perdere ulteriormente peso ( la scorsa settimana pesava 29 chili). Disperata, si mise alla nuova ricerca sul web di qualche altro Centro specializzato per la cura del Disturbo del Comportamento Alimentare nelle altre regioni italiane e venne alla scoperta di una tecnica innovativa terapeutica, creata dal Dott. Riccardo Dalle Grave, dirigente del reparto dei Disturbi del Comportamento Alimentare di “VILLA GARDA” in località Garda (VR). Quindi prese appuntamento con il medico (non è stato facile avere un appuntamento con il dirigente in tempi brevi, ma spiegata la situazione d’urgenza dopo varie suppliche glielo diedero per il 3 settembre), si recarono lì con grandi sacrifici economici, pagarono anche la visita, ma gli fu riferito che occorrevano da sei a sette mesi per arrivare al ricovero di Noemi nella struttura. Intanto, vista la sia insistenza, il medico ha fornito loro, il numero telefonico di un suo collega socio dell’AIDAP che ha adottato la sua tecnica qui in Sicilia, precisamente ad Oliveri (ME). Appena scese concordarono con il collega di Dalle Grave, Dott. Francesco Iarrera l’assistenza medica presso il suo centro di Riabilitazione Nutrizionale ad Oliveri, ma per telefono non disse loro che le cure fossero state a pagamento poiché l’ambulatorio, sebbene facente parte di un’associazione è incredibilmente privato. Appena arrivate, dissero loro che dovevano prendere in affitto una casa, poiché la terapia sarebbe durata almeno due mesi e l’ambulatorio non dispone di posti letto ed è aperto fino al venerdì. La cosa più giusta da fare era quella di salvare la vita della figlia, quindi la prima notte non sapendo come fare, dormirono in un B&B. Il giorno successivo diedero loro l’opportunità di avere un piccolo appartamento al costo di 200 euro settimanali.
Venerdì Antonella ha trovato una casa per 380 euro mensili. Ma non riesce più a sopportare tutto questo peso economico e non sa davvero come trovare un’alternativa!
L’unica soluzione, logica, sarebbe quella di far pressione al Dott. Riccardo Dalle Grave di Villa Garda, poichè struttura convenzionata dal SSN e quindi le cure sono completamente gratuite. Il Dott. Dalle Grave le disse che nel corso dei mesi di aspettativa, si possa prospettare anche il fatto che qualche ragazza possa pentirsi del ricovero e così la graduatoria d’attesa slitta, ma la stato di salute di Noemi non può attendere nemmeno un mese.
L’appello di Antonella al vescovo di Ragusa è invocato affinché ci possa essere la speranza di poter fare qualcosa per far ricoverare Noemi a Villa Garda (lavoranti del luogo l’hanno vista piangere e le hanno suggerito che occorrono pressioni da parte di dirigenti superiori per poterla anche sistemare in modo provvisorio in qualsiasi altro reparto della clinica), al fine di salvaguardare la vita di Noemi e anche la tranquillità familiare.
Le amare riflessioni di Antonella rivolte alle istituzioni in generale: “Tra poco andrò a chiedere l’elemosina…tutto questo perché in questa dolce e amara terra sicula, non vi sono altre possibilità di salvare la vita alla mia principessa. Governanti tutti, voi che vi intascate vergognosamente soldi senza sudore alcuno, passatevi la mano sulla coscienza ed aiutatemi a fare in modo che per le patologie che mettono in pericolo di vita le persone da esse affette, siano garantite le cure gratuite! Se non riuscissi più a pagare il tutto, me la lascerete morire???”