Abbiamo appreso che al Comune di Ragusa opera un gruppo di lavoro che, su indicazione del dirigente del Settore XI dell’Ente, ha prodotto elaborati tecnici per redigere un “Regolamento comunale in materia di disciplina del contributo di costruzione ad integrazione della Deliberazione di Consiglio Comunale n° 12 del 18/02/2016 ed aggiornamento/adeguamento delle tabelle parametriche per la determinazione degli oneri di urbanizzazione”. Questi documenti – ben 95 pagine – dovranno essere oggetto dell’esame del Consiglio comunale. Ma non questa la ragione della nostra perplessità. L’anomalia, piuttosto, sta nel fatto che i dipendenti comunali costituiti a gruppo, in questo modo, hanno predisposto degli atti che a loro volta incidono sulla loro stessa retribuzione. In pratica: il regolamento stilato ricalcola gli oneri concessori ed i diritti di istruttoria con un maggiore costo per i cittadini e, quindi, un maggior introito per le casse dell’Ente. E siccome il gruppo di lavoro viene retribuito come incentivo con il 50% delle somme incassate dal Comune proprio sui diritti di istruttoria, è legittimo il sospetto che si siano voluti aumentare tali diritti proprio per fare più cassa.
Siamo stupiti dall’ingegnosità di questo piano che non sappiamo, a questo punto a chi attribuire.
Il dato di fatto è che l’Amministrazione comunale, consapevole o meno, ha praticamente creato un gruppo di suoi stessi dipendenti che però sono privilegiati rispetto a tutti gli altri perché percepiscono una retribuzione extra per fare semplicemente il lavoro per il quale sono già pagati. Infatti, l’incentivo di cui stiamo parlando non viene corrisposto al raggiungimento di un obiettivo, ma su tutte le pratiche che riguardano gli oneri concessori e i diritti di istruttoria.
Riteniamo che almeno su questo argomento l’Amministrazione comunale debba dare delle spiegazioni. Vogliamo sapere dunque: quanto è stato già versato a questo gruppo di lavoro; se non si ritenga che siano stati violati i principi di legalità imparzialità e buona amministrazione che dovrebbero sempre essere applicati al governo della città; se non si ritiene opportuno rivolgersi a una commissione tecnica esterna, con l’apporto degli organi professionali e delle categorie produttive per definire meglio i contenuti di quel regolamento e i costi degli oneri concessori e dei diritti di istruttoria.