Il settore dei trasporti è uno dei settori più colpiti dalla crisi: dalle merci, alla logistica e al trasporto pubblico locale.
Ed è per tale ragione che la Sicilia deve dotarsi di un piano regionale dei trasporti che metta rivisiti le regole delle risorse e degli aspetti organizzativi.
Questo uno dei temi centrali che sono stati sviluppati nel corso del congresso provinciale della Filt Cgil di Ragusa, svoltosi nei locali dell’Hotel dell’Antico Convento alla presenza di Pippo Stella, 54 anni, segretario generale uscente, che è stato confermato, stasera, nella carica dai voti dei 14 componenti il comitato direttivo.
Hanno presenziato Franco Spanò, segretario generale della Filt Sicilia e il segretario generale della Cgil di Ragusa, Giovanni Avola.
Nell’auto trasporto le condizioni di vita dei lavoratori sono peggiorati con un aumento dello sfruttamento fino a forme di vero e proprio schiavismo. E’ un settore dove esistono pochi spazi di legalità. Il ricatto occupazionale è forte con gli autisti che sono le vittime di un sistema truffaldino. L’intera filiera della logistica e del trasporto merci è attraversata, sostiene Stella, da “gravi fenomeni di infiltrazione mafiose, che minano l’intero sistema drogando il mercato”.
L’Italia decidendo di non investire in infrastrutture, è scritto nella relazione di Pippo Stella, ha deciso di abbandonare le linee secondarie della ferrovia penalizzando il meridione, la provincia di Ragusa in particolare. I tavoli permanenti, denuncia Stella, per salvare la Siracusa, Ragusa, Gela sono falliti miseramente.
Sarebbe necessario riorganizzare la filiera e ridurre il numero delle aziende rendendole più stabili ed economicamente forti. Pippo Stella aggiunge ancora:” Parlavo di legalità e dobbiamo sapere che la nostra provincia non è immune alle infiltrazioni mafiose e al malaffare, che godono, anche nel nostro territorio, delle connivenze e delle complicità”.
Il segretario generale Stella si dichiara, infine, soddisfatto di avere strutturato, in questi ultimi quattro anni, la Filt di Ragusa. “Siamo impegnati, conclude Stella, a chiudere con il protocollo di legalità con il supporto della Prefettura e di altri enti. Bisogna fronteggiare le aziende mafiose, la concorrenza sleale, e i mancati controlli che favoriscono un mercato senza regole”.