Riceviamo e pubblichiamo una nota da Asp Ragusa in replica alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, sull’assenza del medico alla Guardia Medica di Pozzallo il 27 dicembre. Ecco la nota testuale: “In merito alla nota diffusa dal sindaco di Pozzallo, on. Roberto Ammatuna, riferita alla sospensione del turno di Guardia Medica nella […]
Al Giovanni Paolo II nasce un nuovo blocco di Terapia Intensiva. FOTO
06 Mag 2023 11:55
Una buona notizia per il territorio Ragusa e a darla è il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì. Si sta, infatti, costruendo un nuovo blocco di Terapia intensiva presso l’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa.
Con il nuovo blocco e la riorganizzazione del reparto i posti di Terapia intensiva passeranno da 8 a 22, con una struttura modulabile in base al livello di emergenza o, facendo tutti gli scongiuri del caso, nell’eventualità di nuova pandemia. Sarà connesso a Radiologia e a Pronto soccorso, con cui “condividerà” una tac, venendo così a creare un sistema unico di gestione dell’emergenza. Il progetto era stato invocato da tutti gli operatori e in primo luogo anche da Luigi Rabito, all’epoca del progetto primario in tempi di covid.
LA STROKE UNIT E LA NASCENTE UNITA’ FARMACI ANTIBLASTICI
Ma non è tutto. Il Commissario Russo, da poco insediato ai vertici dell’Asp di Ragusa, sta introducendo il servizio della Stroke Unit nell’Ospedale di Ragusa dando esecuzione ad una sentenza del TAR. Dedicata all’ictus in fase iperacuta, sarà composta da almeno tre medici neurologi e avrà quattro posti letto. Dopo la riattivazione di Pediatria, un altro importante reintegro per la sanità ragusana.
Ma Cassì, inoltre, dichiara: “Ho avuto modo di visitare la nascente Unità Farmaci Antiblastici (Ufa): si tratta di una “camera bianca” ad atmosfera controllata, ossia un ambiente totalmente sterile e protetto, in cui giornalmente vengono preparati in tutta sicurezza i chemioterapici antiblastici e tutte le preparazioni centralizzate in farmacia ospedaliera. Una eccellenza regionale, una struttura in grado di garantire nel contempo una maggior sicurezza per i pazienti e per gli operatori.”
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