“AL PEGGIO NON C’È MAI FINE”

Mai  frase fu più appropriata del suddetto titolo, adattata allo scenario  teatrale di vita  di cui siamo attori   nel corso della nostra  vana  e caduca esistenza. Perdonatemi  l’approccio con l’aspetto esistenziale, era solo un brevissimo accenno, prima di entrare nel vivo  della triste e sciagurata realtà socio politica della nostra provincia, esprimendo il mio  umile e consueto pensiero disinteressato. Le vicende avvenute in questi  ultimi anni nel nostro “territorio”( da non confondere con la nuova filosofia sociale, ideologica e programmatica  battezzata dai nuovi “soloni “ iblei  delle dottrine politiche , per me meschino sociologo ignorante, ancora incomprensibile), sono  tipiche da teatro d’avanguardia, spontanee e improvvisate , senza prove generali,come si conviene nel corso dell’evoluzione di una commedia  estemporanea. In questi giorni, caro direttore Portelli, ho letto sul tuo ormai affermato giornale on line, una serie incredibile di notizie  sui colpi di scena a ripetizione concernenti  fatti e misfatti della “Babilonia” politica ragusana. Secondo la mia modesta opinione, penso molto semplicemente che non bisogna stupirsi  per  i vari “J’accuse” del PID che appoggia il nuovo “enfant prodige”,  alla tanto agognata  nomina a “Palazzo d’Orleans”, o per la  dura e legittima reazione del dirigenti del PD al cospetto di una volgare e meschina trama ,in cui questo minotauro  fra tutti i sindaci ragusani( quasi un Ramses II a detta di alcuni suoi  fans) cerca di intrufolarsi incisivamente,viaggiando sulla biga guidata da un  vincente, fino a qualche tempo fa di opposta tendenza. Io penso che questo pateracchio era già annunciato. Basterebbe  infatti andare a rivedere nel  tuo archivio, caro Dott. Portelli, un mio servizio ( scusate la mia non vuole essere “vana gloria”), all’indomani  delle “pantagrueliche” elezioni  AMMINISTRATIVE . Le persone attente e riflessive ricorderanno sicuramente da quale corazzata di partiti era sostenuto il bis sindaco eletto, che mal celava pericolosamente una vera e propria mancanza di omogeneità e di solidità operativa. Essa obbediva solo  a logiche politiche anomale imposte da mostri sacri esterni  del “Gotha politico regionale”,  delle quali il nuovo sindaco era consapevole vassallo, ma che adesso, data la disastrosa e da tutti tanto auspicata disfatta del Pdl, è in cerca di nuovi potenti “Mecenati” che promuovano  la sua candidatura “ad maiora”. In tutto ciò credo che i vari esponenti dei partiti appartenuti a quella corazzata infetta  ma efficace per il conseguimento di torbidi interessi  di scuderia, farebbero bene a mettersi  una mano sulla coscienza, per avere infangato sia i principi della socialdemocrazia facenti capo storicamente a Saragat e Pietro Longo(uomini ed elettori del PID conoscete queste concetti ?), quanto aver fuorviato i cittadini ragusani loro elettori, che sono stati  gabbati  nel vedere impotenti i loro consensi, usati per losche e tendenziose manovre. Lo stesso discorso vale anche per il “ FLI”, CHE, IN CONTRASTO con le direttive nazionali ,portò anch’esso immoralmente acqua al mulino della lista vincente, i cui artefici credono di essere furbi  e talentuosi,  ma nella realtà  sono degli emeriti “Buffalmacco e Calandrino”.  I miei  cari concittadini ragusani avevano  avuto all’epoca, l’occasione  di scegliere sicuramente meglio e di gran lunga. Alla ribalta della vita politica iblea era venuto fuori dal nulla un giovane avvocato colto, onesto e sincero, che aveva le idee molto chiare in fatto di operatività sociale, proponendo ufficialmente un suo programma brillante e completo, ai fini della soluzione dei più annosi e impellenti problemi. Egli  tuttavia,non aveva tessuto alcuna trama con gruppi  loschi e tendenziosi, era solo, ma con la corazza della sua cultura e dell’impegno sociale, qualità che ebbero grande riscontro nella società civile, penso  sempre  che quegli elettori potranno  in futuro riscattarsi, tenendolo in grande considerazione. Vorrei adesso lanciare ancora il solito  appello, anche se può sembrare quello di un sobillatore. Battetevi  tutti  nel chiedere leggi tendenti ad equiparare i compensi dei politici di qualsivoglia categoria, a quelli dei comuni cittadini di ogni ceto sociale, con gli opportuni accorgimenti, solo così proporranno di candidarsi i gli uomini dotati di vera moralità,   DISERTATE LE URNE SE QUESTO NON AVVIENE!!!!!!