È l’8 aprile quando il signor Ferdinando, 39 anni, residente a Modica e affetto da cirrosi epatica, si vede prescrivere dal proprio medico di famiglia un’ecografia dell’addome completo, da eseguire con urgenza entro 10 giorni, a causa del rischio di complicazioni gravi e potenzialmente irreversibili. Il medico, consapevole del quadro clinico delicato e della pericolosità […]
Al sud i bambini fanno un uso maggiore dello smartphone che al nord. La ricerca di Save the Children
12 Apr 2025 09:01
In cinque anni il numero di bambini, tra i 6 e i 10 anni, che usa lo smartphone tutti i giorni è quasi raddoppiato. I dati arrivano da una ricerca che Save the Children ha dedicato all’uso della smartphone fra i bambini. Nel 2018-2019 erano il 18,4% del totale, oggi hanno superato il 32%, percentuale che al Sud e nelle Isole schizza al 44,4%, oltre 20 punti percentuali in più rispetto al 23,9% del Nord. L’importanza dell’educazione digitale – sottolinea Save the Children che ha curato la ricerca con il suo polo ricerche – è resa evidente anche dagli episodi di cronaca che vedono adolescenti e giovani coinvolti in casi di cyberbullismo, hate speech, condivisione di immagini intime senza consenso e altre forme di violenza”. La campagna di Save the Children comprende anche una guida con consigli utili per genitori ed adulti affinché si possano accompagnare bambine, bambini e adolescenti, aiutandoli a vivere la dimensione online con un adeguato livello di autonomia e protezione.
Le abitudini dei preadolescenti secondo il report di Save the Children.
I preadolescenti, tra gli 11 ed i 13 anni, che hanno un account social sono il 62,3%, cioè oltre tre su cinque. Il 35,5% ne ha uno su più social e un ulteriore 26,8% soltanto uno. “E questo nonostante la legge (il GDPR) preveda che siano necessari 14 anni, 13 anni con l’autorizzazione dei genitori, per fornire il consenso al trattamento dei propri dati online necessari ad aprire un account e, di conseguenza, le principali piattaforme abbiano stabilito il limite minimo di 13 anni per aprire un account sui social media” – sottolinea l’Organizzazione. Gli altri dati rilevati dalla ricerca: il 31,3% dei ragazzi e delle ragazze in preadolescenza è connesso online con i suoi amici attraverso chat, chiamate, videochiamate più volte al giorno, il 5% lo è di continuo. L’82,2% dei preadolescenti usa internet per scambiare messaggi, poco meno del 40% per inviare e ricevere mail, quasi 1 su 5 (il 18,5%) per leggere giornali o siti di informazione, l’11,3% per esprimere opinioni su temi politico-sociali, il 9,6% per seguire corsi online.
L’educazione digitale per Save the Children è fondamentale.
“Bambini, bambine e adolescenti crescono oggi in una dimensione ‘onlife’, in cui il mondo materiale e quello digitale si intrecciano, ma ciò non significa che abbiano gli strumenti necessari per rapportarsi consapevolmente con l’universo online – commenta Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children – la rete, infatti, può rappresentare una straordinaria opportunità di apprendimento e socializzazione, permettendo ai più giovani di esplorare e sviluppare nuove competenze, ma anche nascondere rischi di fronte ai quali i ragazzi non possono essere lasciati soli. Serve un’azione collettiva e strutturale, che parta proprio dalla sensibilizzazione degli adulti.
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