ALLA SCOPERTA DI PALERMO

Noi, studenti delle classi II D e II E della scuola media “Vann’ Antò” di Ragusa, giorno 27 marzo 2013, siamo andati in gita scolastica a Palermo.

Siamo stati accompagnati dalle professoresse Maria Teresa Bocchieri, Giusi Guastella, Daniela Scrofani, Elisa Sittinieri e da Antonella Cicero,

l’assistente del nostro compagno Manfredi.

Durante il viaggio in pullman abbiamo ascoltato la musica, parlato e riso, fatto scherzi e foto, creando un clima di comunanza e socializzazione tra le due classi.

Vicino a Palermo, durante la seconda fermata, si sono uniti a noi altri compagni con le loro famiglie.

All’arrivo davanti al Palazzo dei Normanni ci aspettavano dei commessi parlamentari per accompagnarci durante la nostra visita istituzionale.

Pur essendoci molti turisti solo a noi è stato concesso di visitare tutto il palazzo.

La visita è iniziata con la Cappella Palatina.

Ecco i nostri commenti:

Clara:- Non sembrava una chiesa, perché era tutta d’oro.-

Alessandra:- Si capiva che era una chiesa di principi per la ricchezza delle decorazioni.-

Carla:- All’ingresso sono stata colpita particolarmente perché era la prima volta che vedevo una chiesa con tali decorazioni.-

Virginia:- Sono stata colpita dall’assoluta novità perché era una chiesa diversa da quelle siciliane.-

Giulia:- Sono rimasta impressionata dai ricchi mosaici.-

Sara:- Io sono stata colpita dall’uso delle immagini ricchissime per rappresentare temi religiosi.-

Usciti dalla Cappella Palatina ci ha raggiunto ed è rimasto con noi per tutta la visita Gaspare Sardella, l’addetto stampa dell’assemblea che ci ha spiegato tantissimi dettagli artistici, storici, culturali e politici.

Siamo subito entrati nella Sala d’Ercole, l’aula dove si riunisce l’assemblea regionale che è il Parlamento Siciliano; ci siamo accomodati nella parte riservata al pubblico.

La Sala si chiama così perché ci sono degli enormi affreschi che rappresentano le dodici fatiche di Ercole. Mentre aspettavamo che ci raggiungessero i parlamentari della provincia di Ragusa, il dottor Sardella ci ha spiegato che la cappella Palatina rappresenta la fusione artistica di tre culture e religioni diverse: cristiana, islamica ed ebraica e che è la dimostrazione della possibilità di convivenza pacifica.

Nella sala d’Ercole siamo stati raggiunti dagli onorevoli Nello Dipasquale, Pippo Digiacomo e Orazio Ragusa che ci hanno spiegato la sistemazione dei parlamentari e del governo all’interno dell’aula.

Abbiamo posto loro delle domande sui poteri dei parlamentari siciliani e tutte le nostre curiosità sono state soddisfatte.

A quel punto siamo stati informati che il presidente dell’ARS, l’on. Giovanni Ardizzone ci aspettava per un momento d’incontro.

 Il Presidente non ci ha ricevuto in un salone del palazzo ma, fatto eccezionale, ci ha fatto entrare nel suo ufficio situato nella torre di Federico II, luogo non aperto al pubblico. La torre è un posto pieno di storia dove l’imperatore Federico II giocava da bambino e dove fu fondata la Scuola Poetica Siciliana. Un’intera parete della torre è ricoperta da un arazzo medievale e su alcuni muri si vedono resti di mosaici. 

Anche il presidente ha risposto alle nostre domande, ringraziandoci e augurandoci di rappresentare sempre il futuro della società. Alla domanda sulla mafia ci ha raccomandato di combatterla facendo quotidianamente il nostro dovere. Alla fine della visita ha regalato a ciascuno di noi un libro che illustra il Palazzo Reale dei Normanni e una penna.

Mentre visitavamo la Torre dei Venti e la Stanza dei Leoni è arrivata la notizia che anche il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, ci aspettava a Palazzo D’Orleans.

Per attraversare la strada che separa i due palazzi abbiamo bloccato il traffico, aiutati dal personale

dell’ARS e della Regione, creando curiosità in tutti, turisti e non, che vedevano cinquanta ragazzini accompagnati come se fossero dei politici importanti. 

Il Presidente Crocetta ci ha ricevuto nella Sala degli Specchi, dove riceve tutti gli ospiti di rilievo come il Presidente della Repubblica e gli ambasciatori.

Con lui c’erano la sua segretaria, che poi abbiamo visto in televisione come assessore, e due assessori, Bianchi e Bartolotta.

Il Presidente ha abbracciato il nostro compagno Manfredi e alcuni di noi hanno posto domande in particolare sul suo ruolo e sulla mafia.

Il presidente Crocetta ha sottolineato che non vuole essere chiamato Governatore, poiché i governatori erano uomini alle dipendenze del Re, mentre i presidenti dipendono solo dal popolo e cioè da tutti noi.

Sulla mafia, poiché avevamo notato la presenza di varie guardie del corpo, ci ha detto che lui non ha paura di niente, che non teme le minacce di morte da parte dei mafiosi e che farà di tutto per non fare mai attecchire la mafia.

Lo stesso presidente ha capito la nostra “grave” esigenza: (avevamo tanta fame!) e anche lui ha compiuto per noi un gesto importante, perché ci ha offerto di pranzare a sacco nel parco riservato del palazzo.

Ci ha offerto dei doni, alcune copie dello Statuto Siciliano e i gagliardetti della Regione, da consegnare alla scuola.

Pranzare all’interno del parco di palazzo d’Orleans è stato meraviglioso perché eravamo circondati da alberi secolari, le cui radici partivano dai rami, e da una miriade di uccelli e animali diversissimi: struzzi, pavoni, pappagalli, pellicani, gru, cigni, tartarughe, …

Finito il pranzo siamo andati a visitare la Cattedrale di Palermo.

Sul sagrato c’era la barca infiorata che è usata per la festa della Patrona di Palermo, Santa Rosalia.

L’interno della cattedrale è di stile barocco, completamente diverso da quello della cappella Palatina.

Usciti da lì, finalmente siamo andati a rinfrescarci il palato con gustosissimi gelati, mentre attendevamo il pullman per il rientro.

Nonostante la stanchezza, sulla strada del ritorno, abbiamo scherzato e giocato, ritrovando armonia tra le due classi e i nostri professori.

Soddisfatti della visita conserviamo tutti il libro sul Palazzo dei Normanni con gli autografi di tutte le personalità incontrate nella giornata.