Dopo la nomina di Giuseppe Dipasquale a commissario cittadino, “La Destra” rilancia la propria azione politica a Ragusa. “Una città – dice Dipasquale – che ha bisogno di risvegliarsi, di ritrovare la propria identità. Una città, il capoluogo di provincia, che viene fuori da sei anni di Amministrazione in cui a tutti è stato fatto sembrare di toccare il cielo con un dito mentre, durante questi mesi di commissariamento, la popolazione si è finalmente risvegliata da quel torpore idilliaco. Ci avevano promesso che Ragusa sarebbe stata grande di nuovo. Oggi, invece, ci troviamo con una emergenza idrica che non si era mai registrata in precedenza, con una crisi del mercato immobiliare che, ancorché condizionata dalle difficoltà finanziarie globali, risulta acuita dal numero eccessivo di costruzioni realizzate nelle contestatissime zone Peep (per non parlare di Marina), con la rete stradale ridotta in uno stato pietoso, con un centro storico devastato, ricettacolo di varia umanità che è stata ghettizzata a bella posta, perché solo lì ha potuto trovare dimora, con un Comune che non ha neppure i soldi per organizzare un minimo di iniziative durante il periodo delle feste comandate. Altro che grande di nuovo, Ragusa è diventata molto più piccola e ha compiuto parecchi passi indietro”.
“Eppure – continua Dipasquale – la strada della parsimonia e della moderazione avrebbe dovuto essere quella da imboccare perché fossero garantiti i migliori risultati. Non le opere faraoniche che, così come abbiamo avuto modo di vedere, hanno comportato solo grandi disagi e nella maggior parte dei casi non vengono neppure utilizzate (il parcheggio sotterraneo di via Natalelli, quasi sempre vuoto, è l’esempio più emblematico in tale direzione). Anche nei mesi scorsi abbiamo rivolto critiche durissime all’indirizzo dell’ex Amministrazione comunale ma se dobbiamo fare tesoro del passato è ovvio che non bisognerà ripetere gli stessi errori. Per non dir nulla di alcune scelte politiche fatte dagli esponenti di quella Giunta che, secondo noi, lasciano il tempo che trovano. Ma ognuno dovrà poi spiegarlo ai propri elettori. Ecco perché noi de “La Destra” intendiamo riavviare un ciclo nuovo con una presenza più puntuale e marcata a Ragusa in cui fare valere quelle scelte che, secondo noi, dovranno essere compiute per ridare slancio a questa città che sembra avere perso la propria anima”.