ANCHE IL PD FAVOREVOLE ALLA VARIANTE AL PRG DELL’AREA EX MULINO

Il Consiglio comunale di Ragusa si è riunito e ha posto ai voti la variante al Prg dell’area ex mulino. Questa variante, approvata anche dal Pd, consente di elevare gli edifici in progettazione da 10,5 metri a circa 18 metri.

 

A tal proposito ha dichiarato il gruppo consiliare del Pd: “Gli atti condivisi che fanno crescere la città noi li votiamo. Allo stesso tempo, invitiamo il sindaco ad evitare di fare quello che dice sempre: cioè che lui ha la maggioranza e si muove come vuole. Da parte nostra, l’avere votato favorevolmente l’atto è da considerare come un atto di responsabilità verso la città e verso quelle imprese che non utilizzano aree di verde agricolo per edificare ma zone interne alla cinta urbana da recuperare. La maggiore elevazione, infatti, ferma restando la stessa cubatura, permetterà di liberare aree che saranno utilizzate come parcheggi e come aree a verde attrezzato”.

 

La zona in cui sorge l’ex mulino è disseminata di edifici che si elevano oltre 20 metri ed è previsto di costruire elevazioni fino a 24 mt. “Qualcuno aveva diffuso la voce che la minoranza sarebbe stata per il no – hanno affermato ancora i componenti del gruppo – ma chi riteneva ciò è rimasto profondamente deluso. Tutta la minoranza, infatti, ha votato favorevolmente l’atto. Ribadiamo che il Pd è contrario all’edificazione sul verde agricolo, non di certo alla costruzione di edifici in aree già urbanizzate”.

 

Su proposta del capogruppo Sandro Tumino, il Pd aveva richiesto l’acquisizione del mulino per utilizzo pubblico così da fare in modo che la famiglia Curiale lasciasse un segnale forte in città visto che la stessa, con i suoi dipendenti, ha rappresentato per diversi decenni la laboriosità e la capacità di guardare oltre della piccola e media impresa ragusana. I tecnici hanno però escluso categoricamente tale ipotesi. “Ad ogni modo, sarà edificata la zona antistante il mulino – ha chiarito Tumino – visto che il mulino vero e proprio, sottoposto a vincolo, non sarà minimamente toccato ma in seguito sarà ristrutturato dalla proprietà. Il Consiglio comunale, all’unanimità, ha chiesto al sindaco di impegnarsi affinché tutto o una parte dell’ex mulino diventi di proprietà pubblica. È  emerso soltanto un indirizzo in questo senso ma cercheremo di concretizzarlo nel momento dell’approvazione della lottizzazione che tornerà in aula qualora la variante al Prg passi indenne dal Cru e dall’assessorato regionale competente. In ogni caso, con 29 voti a favore, tutto dovrebbe essere più facile. Il Pd, su tale atto, sarà comunque vigile”.

 

Il segretario cittadino del Pd, Giuseppe Calabrese, ha espresso apprezzamento per l’operato del gruppo: “Ha dimostrato di essere maturo rispetto all’adozione di determinate scelte per il bene della città oltre ad avere operato in modo responsabile e in maniera unitaria. In conclusione, auspichiamo che il sindaco eviti il muro contro muro a tutti i costi. Il Pd ha già dimostrato di avere risorse e uomini in grado di operare per il bene della città. Con idee e progetti propri, come più volte dimostrato”.