“Anch’io ho rischiato di annegare ad Arizza”. Lettera aperta al sindaco di Scicli

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di una nostra lettrice in merito all’annegamento avvenuto due giorni fa al lido Arizza, frazione balneare di Scicli.

“Gentile signor sindaco,
due giorni fa un uomo ha perso la vita annegando in mare ad Arizza. A poche centinaia di metri da quel tratto di spiaggia anche io ho rischiato di morire. A fare la differenza è stata la presenza di un giovane bagnino, al quale sarò grata per sempre, che si è tuffato ed è venuto a salvarmi. Non avevo commesso imprudenze, non mi ero avventurata al largo: a poche bracciate dalla riva si era creato un vortice che mi risucchiava verso il fondo.

Ho visto la morte negli occhi.
Questa premessa per chiedere a lei e a tutti i sindaci cui fanno capo le località balneari della zona di disporre un provvedimento che preveda la presenza di bagnini anche sulle spiagge libere. Un turista non dovrebbe scegliere la spiaggia attrezzata per ragioni di sicurezza. Dovrebbe sceglierla per avere ombrellone e lettini, per usufruire dei servizi igienici e di tutte le comodità che uno stabilimento balneare garantisce.

Non è così invece: coloro che scelgono di frequentare le spiagge libere rischiano la vita perché non c’è nessuno che vegli su di loro.
La prego di accogliere questa richiesta e di provvedere in qualche modo a rendere sicuro questo mare. Avete chilometri di spiagge meravigliose: lasciate che siano il paradiso terrestre che promettono”.

Firmato: Una turista fortunata.

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