Seguire quotidianamente la biologa siracusana, “regina” della salvaguardia dei nidi di tartarughe caretta-caretta (in via di estinzione), è affascinante. Le sue notizie sulle nidificazioni sono un susseguirsi di nuove deposizioni e di salvaguardia dei luoghi in attesa della schiusa che avviene entro un periodo minimo di 60 giorni fino ad un massimo di 120 giorni dalla deposizione.
“4 le ore di sonno, 8 le ore di lavoro, 13 le escursioni indicatemi questa mattina, 100 le chiamate e i messaggi a cui rispondere per le varie segnalazioni, 6 i nidi censiti oggi (poker a Ragusa e doppietta a Siracusa), 9 le ispezioni in cui mi ha fatto compagnia Giombattista Di Giacomo, 3 sono le ore che sono passate da quando Giombattista è rientrato dall’estero da un lungo soggiorno di lavoro a quando si è rimesso in spiaggia dietro le monelle, vedendone una deporre e accollandosi le ispezioni con me, 2 l’orario a cui sto andando a dormire rientrando dopo tutte queste ispezioni – ha scritto la biologa nel suo report – si ringraziano il signor Giancarlo Malandrino, sua moglie e Andrea Pilacino per le 5 segnalazioni in due giorni che ci hanno permesso di individuare un altro nido a Randello. Si ringrazia Ernesto Guarino per la segnalazione del nido al Tellaro. Si ringraziano Diego Fiorentino e Andrea Zappalà per il supporto del secondo nido censito nel siracusano oggi. Si ringrazia Edoardo Tumino per la segnalazione della “monella” in nidificazione a Punta Braccetto e si ringrazia Armando per la segnalazione del nido a Donnalucata per l’assistenza di Martina Fiorilla, su madre Caterina Mirabella ed Ernesto Pernice sul posto e di Alessia Gambuzza a distanza”. Un report esaustivo che porta a oltre 60 il numero di nidi di tartarughe caretta-caretta nell’isola. Oggi i numeri potrebbero cambiare: tutto sta su cosa abbiano fatto questa notte le mamme tartarughe, se hanno scelto o meno di “scendere” in spiaggia e deporre le loro uova.