Il 25 Aprile rappresenta per la storia del nostro Paese una data dalla valenza storico politico rilevante. Si celebra il ricordo non soltanto della fine del secondo conflitto mondiale ma anche della caduta del regime fascista e e la fine dell’occupazione nazifascista. E’ la giornata simbolo della Resistenza ad opera di uomini coraggiosi e sprezzanti di ogni pericolo che si immolarono pur di restituire la dignità e la libertà a tutti gli uomini e donne del nostro Paese. Quesi uomini furono i Partigiani. In occasione della giornata di domani del 25 Aprile vogliamo ricordarne uno su tutti. Si tratta del tenente comisano Angelo Adamo appartenente alla formazione partigiana Garibaldi del nord Italia, che fu condannato a morte, appena trentenne, dal Tribunale speciale tedesco del Litorale adriatico il 14 marzo 1945 assieme ad altri 36 partigiani detenuti nelle carceri di Udine e alle cinque del mattino del 9 aprile 1945, unitamente ad altri 28 giovani partigiani, venne condotto nel cortile della prigione di Via Spalato e fucilato da un plotone composto da militi delle SS, comandato da due ufficiali della polizia segreta tedesca (SD-SIPO, acronimo di Sicherheit Dienst-Sicherheits Polizei). I condannati furono uccisi con raffiche di mitraglia e chi era rimasto ancor in vita, finito a colpi di pistola. Dalle testimonianze è emerso, inoltre, che i giovani partigiani furono privati anche dei conforti religiosi.
In occasione del 77esimo anniversario della Liberazione il pd di Comiso ha chiesto di intitolare proprio al tenente Adamo, una via cittadina e procedere con l’incisione del nome in un blocco di pietra del Monumento alla Resistenza. “E’ necessario coltivare la memoria degli eroi e martiri partigiani come Angelo Adamo, affermano i rappresentanti del Pd di Comiso, che si immolò lottando per i valori della libertà della democrazia del nostro Paese, per rafforzare la memoria collettiva anche nella nostra città”.