ANNIVERSARIO DI FONDAZIONE DELLA POLIZIA

“C’è più sicurezza insieme”: è questo il motto scelto per le celebrazioni del 161° anniversario della Polizia di Stato, che si sono svolte oggi a Ragusa; è un motto scelto volutamente per richiamare le componenti Istituzionali e Sociali ad un lavoro di concertazione, al fine di garantire il controllo e la tutela del territorio e della sua comunità. La cerimonia si è svolta in un clima di assoluta sobrietà, in risposta alle richiesta di contenimento atte a non gravare su una spesa pubblica già ampiamente provata dal corrente periodo di crisi economica.

La giornata è cominciata stamane alle 9:00, con il momento della commemorazione, durante il quale il Prefetto di Ragusa Annunziato Verdè ed il Questore Giuseppe Gammino hanno deposto una corona alla stele ai caduti della Polizia, per poi spostarsi nel piazzale interno della Questura. Qui sono stati letti i messaggi provenienti dalla più alte cariche dello Stato e dell’Arma, prima che il Questore cominciasse il suo discorso. Gammino ha cominciato ricordando i due agenti feriti martedì scorso a Vittoria, Terranova e Di Raimondo (“non possiamo iniziare questa manifestazione se non con un univoco segno di vicinanza di Noi tutti”), i quali sono stati salutati dai presenti con un applauso; nel discorso si fa riferimento a quella sobrietà richiesta nell’organizzare i festeggiamenti, rinunciando anche alla possibilità di usufruire di piazze e spazi pubblici, ma non rinunciando a partecipare “ad una ricorrenza che non vuol essere solo nostra, della Polizia di Stato, ma che deve confermarsi, che deve prefiggersi di essere un momento di comune vicinanza di tutti ed a tutti, nello spirito dello slogan rilanciato dal nostro Vertice: C’è più sicurezza insieme. Spirito di vicinanza voluto fortemente dal nostro compianto ed indimenticato Capo della Polizia Prefetto Manganelli”.

Il Questore, evitando di soffermarsi eccessivamente ad elencare i dati e i risultati statistici riguardanti le azioni polizia (per cui comunque rivendica una crescita positiva e un progressivo miglioramento) si è detto compiaciuto sotto molti aspetti riguardanti le operazioni di polizia nella provincia: operazioni e sequestri contro la mafia, aumento degli arresti e dei rimpatri di migranti illecitamente presenti sul territorio, maggiore livello di ordine pubblico conseguito. Ha invece preferito esplicitare “quello che è un comune desiderio di noi tutti operatori di polizia:  il propositivo auspicio che con crescente costanza, sempre più, la polizia offra servizi alla gente che vengano percepiti come a loro vicini, ma anche e soprattutto che con il contributo e l’aiuto di  tutte le Pubbliche Amministrazioni, nelle sue molteplici componenti, si riesca ad operare in sinergia, con la massima produttività e spirito di servizio per rafforzare la percezione di sicurezza, al fine di ottimizzare i singoli rispettivi contributi in favore della gente”.

Quest’anno la Polizia ha effettivamente registrato un aumento positivo delle operazioni di successo e degli arresti (in totale 479 tra il 2012 e i primi mesi del 2013, contro i 338 dell’anno precedente); basti pensare ai risultati ottenuti contro il traffico di droga: se nel periodo che andava dal 2011 al 2012 sono stati effettuati 39 sequestri e 41 arresti, nell’ultimo anno il numero dei sequestri è salito a 52 e quello degli arresti a 63.

La soddisfazione è stata espressa anche per il grado di interazione raggiunta con i civili: “un crescente ulteriore sforzo di vicinanza ai cittadini, con maggiori aderenze di rapporto relazionale con i giovani, con gli studenti, con gli anziani; con il moltiplicarsi degli incontri nelle scuole e nelle sedi più varie (convegni, riunioni, manifestazioni e quant’altro)”. Il Questore ha così espresso il concetto di “Polizia di prossimità”,  l’idea di una Polizia sempre più a contatto con la gente, in modo da contrastare la “sindrome d’insicurezza” dilagante.

A seguito del discorso, la cerimonia si è avviata alla conclusione con la consegna degli attestati di merito agli agenti che si sono distinti nel corso di operazioni complesse ed indagini che hanno portato a lodevoli risultati, oppure, ad agenti che in determinati casi hanno saputo intervenire con prontezza contrastando lo svolgersi di un reato sotto i loro occhi (così com’è successo all’assistente Michelangelo Donzello, che ha sventato uno scippo ai danni di un’anziana ad Ispica).