“Il grande sforzo profuso dal comitato organizzatore della festa della Madonna di Portosalvo a Marina di Ragusa ha permesso che tutto riuscisse per il meglio. Eccezion fatta per la disfida del palo a mare che, quest’anno, dopo una tradizione che va avanti da decenni e che fornisce una caratterizzazione pregnante agli aspetti ricreativi dell’intero evento, è saltata a causa della mancanza di autorizzazioni da parte della Capitaneria di porto. Una decisione, a mio modo di vedere, cervellotica che ha snaturato il senso di una delle manifestazioni più attese e di più lunga tradizione dell’intera frazione rivierasca”. E’ quanto sottolinea il consigliere comunale Angelo Laporta dopo avere preso atto di quanto accaduto, stigmatizzando una decisione che potrà trovare magari fondamento nelle norme esistenti ma “che di certo non cova nelle ragioni del buon senso e soprattutto nella necessità di preservare un’usanza che a Marina di Ragusa è molto sentita. Nessuna voglia di polemizzare con la Capitaneria – aggiunge Laporta – ma lo scorso anno si era presentato lo stesso problema. Solo che nell’estate 2012 fu il sindaco di allora ad assumersi la responsabilità di fare comunque disputare la contesa del palo a mare. Mentre quest’anno, seppure l’attuale Amministrazione sia stata interpellata dal comitato dei festeggiamenti, non ha voluto, o forse non ha saputo, intervenire. Del resto, ci saremmo aspettati che il sindaco Piccitto non mancasse all’appuntamento d’esordio da primo cittadino con la processione di Marina, in una splendida cornice, nonostante la pioggia, alla presenza di almeno 60mila persone. Ma tant’è, non è questo il problema che, adesso, ci preme sottolineare quanto, quello, di favorire la scomparsa di una tradizione che per i “mazzariddari” ha segnato da sempre la giornata di Ferragosto. Del resto, se vanno bene iniziative come gli alberi della cuccagna nelle programmazioni popolari di numerose feste italiane oppure manifestazioni ben più rinomate, e di certo non meno pericolose, come il Palio di Siena, non si capisce quale sia il metro utilizzato per autorizzare una manifestazione tradizionale con accenti legati in qualche modo alla fisicità e all’atletismo piuttosto che un’altra. Ripeto, non è mia intenzione accendere polemiche con chicchessia ma spero che la delusione di quest’anno possa fungere da base di partenza per cercare di eliminare tutte le problematicità esistenti e fare in modo che, dalla prossima estate, il legno a mare a Marina di Ragusa possa regolarmente tornare. Con l’impegno di tutti”.