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ANTONIO PRESTI: UNA VITA PER L’ARTE
01 Apr 2013 06:47
Si sentiva parlare spesso della Fiumara d’Arte, pochi sapevano di cosa si trattasse, ancora di meno quelli che sapevano chi fosse il creatore.
Oggi Antonio Presti, mecenate, creatore della Fiumara d’Arte, albergatore che ospita il buen ritiro del Presidente della Regione Crocetta, balza alle cronache per la possibile nomina ad Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana.
Il papabile si tira indietro, dice che non è il suo mondo, asserisce di avere la sua storia, unica in Sicilia. “Una storia di bellezza, doni e sacrificio”. Giustamente si indigna per i segnali che gli provengono da chi lo vede assessore per la sua amicizia con Crocetta. “Esigo rispetto per la mia storia privata. Una storia fatta di sacrificio per la mia Terra. Se questa storia può essere messa a disposizione anche sotto un profilo istituzionale, valuterò. Ma i dubbi sono tanti”.
A noi piace conoscere la storia di questo personaggio, la sua instancabile attività al servizio dell’arte, sua unica passione, le sue brillanti iniziative che ne fanno uno dei siciliani illustri e lo facciamo perché si resta interdetti di fronte alla possibilità che una scelta riconoscente delle capacità e qualità di una persona possa essere messa in dubbio dal fatto che chi opera la scelta, possa farlo per amicizia. Per farlo ci siamo rifatti alle informazioni del sito ateliersulmare.com
Antonio Presti è un siciliano che ha deciso di dedicare tutto se stesso, compreso il suo patrimonio personale, per far trionfare l’arte in tutte le sue forme. È impegnato da anni a creare una coscienza legata alla cultura ma soprattutto ad uno spirito etico, che si forma proprio attraverso un rapporto differente con la bellezza. Nato a Messina nel 1957, intraprende studi di ingegneria edile ma li tralascia per dedicarsi all’azienda paterna, specializzata nella produzione di materiali per la costruzione di strade. Prima dei trent’anni decide di che è importante dare un senso all’esistenza e sceglie l’arte come dimensione che permetta di dare continuità alla vita. L’arte e l’etica diventano i due obiettivi conduttori di tutte le sue scelte. In ricordo della figura paterna, s’immagina un percorso artistico che esprima continuità tra la vita e la morte, a simboleggiare la conservazione della memoria attraverso l’arte contemporanea. Nasce così il Parco scultoreo di Fiumara d’Arte.
Nonostante le opere sin dall’inizio vengono realizzate con il consenso di sindaci e amministratori locali (e addirittura donate ai comuni della zona), il fondatore di Fiumara d’Arte subisce un processo penale per abusivismo edilizio. Dopo addirittura 23 anni, il processo si conclude positivamente, in quanto la Cassazione riconosce “l’eccezionalità del caso”, prosciogliendo Antonio Presti da ogni accusa e impedendo che quei manufatti “abusivi” vengano demoliti.
Innumerevoli sue iniziative mettono al centro l’attenzione per l’arte:
A Pettineo, uno dei comuni della ‘Fiumara’, dal 1990 al 1996, per 7 edizioni, organizza la singolare manifestazione Un chilometro di tela, una prova estemporanea di pittura di centinaia di artisti – e anche degli abitanti del luogo – su una lunghissima tela che attraversa le strade del paese.Individuando il lavoro di ciascun artista, la tela viene tagliata e ogni pezzo donato agli abitanti del paese, le cui case diventano dunque Museo Domestico. Negli anni successivi la manifestazione si ripete nel 2001 a Castiglione di Sicilia e nel 2002 a Carnate (MI), a Librino (quartiere di Catania) e a Gubbio.
Nel 1990, perseguitato dalle polemiche dalle quali era stato travolto, decide di ritirarsi a Castel di Tusa, un delizioso villaggio in riva al mare, a pochi chilometri dal parco di Fiumara d’Arte. Compra un albergo di 40 stanze, lo sventra e affida l’arredo di ogni stanza a un artista: Ha un suo preciso punto di vista sull’arte: è convinto che per apprezzarla non basta guardarla, ma occorre viverci dentro, deve entrare a far parte della nostra vita quotidiana. Nasce così l’Art Hotel Atelier sul Mare.
A Catania, il 5 Febbraio 1999, crea la Devozione alla Bellezza, con il Cero di S.Agata, di Arnaldo Pomodoro e la prima edizione della Casa-d’Arte Stesicorea dal titolo La casa degli artisti, 12 stanze d’arte contemporanea, curate dal critico Giuseppe Frazzetto, realizzate da vari artisti catanesi.
Nel 2001 organizza l’evento di poesia L’Offerta della parola – poeti in treno, con i più grandi nomi della poesia italiana sui treni della Sicilia, come Sanguineti, Spaziani, Portinari, Erba, e tanti altri.
Il progetto include la realizzazione della seconda edizione della Casa-d’Arte Stesicorea dal titolo La casa dei poeti, curata dal critico Paola Nicita, dove coinvolge diversi artisti siciliani.
Nel 2002 parte il progetto Terzocchio – Meridiani di Luce rivolto al quartiere periferico Librino di Catania, dove chiama a collaborare alcuni tra i più importanti fotografi e registi del mondo, con l’incarico di fotografare l’anima del quartiere: la gente. Nel dicembre dello stesso anno viene inaugurata la terza edizione della casa-d’arte Stesicorea dal titolo EXTRA-ordinario, curata dai critici Teresa Macrì e Paola Nicita.
A Gennaio 2003, Presti invita Claudia Cardinale a Librino ad incontrare i bambini di tutte le scuole del quartiere di Librino. In questa occasione i bambini di Librino hanno reso omaggio alla grande attrice manifestando il desiderio di averla come madrina del futuro Museo Terzocchio – Meridiani di Luce.
Da settembre 2003, iniziano le riprese per 500 Spot per Librino, con la regia di Fedora Sasso, realizzazione video che punta a valorizzare e a promuovere l’identità del quartiere attraverso gli spot pubblicitari per manifestare e affermare il diritto alla piena cittadinanza.
Durante l’anno scolastico 2003-2004 Presti realizza 500 bandiere per essere città, un progetto di educazione alla cittadinanza L’operazione artistica coinvolge le scuole di Librino e 44 scuole della città di Catania. Le 500 bandiere vengono esposte in mostra prima presso il Convento dei Benedettini a Catania e poi installate su tutti i pali della luce dalla zona della playa di Catania fino alla zona di Bicocca, sempre lungo l’asse dei servizi che porta agli ingressi delle autostrade, nell’estate del 2004.
Sempre nel 2004 Presti realizza Viaggio in Sicilia… verso Librino. Alcuni tra i maggiori scrittori – provenienti da tutte le nazioni del mondo – visitano la Sicilia e la realtà del quartiere di Librino, seguendo ognuno un itinerario diverso attraverso il territorio delle province per testimoniare, attraverso la parola scritta, l’emozione di questo inedito Grand Tour di Sicilia, che è anzitutto Viaggio nel cuore profondo dell’Isola.
Nell’anno scolastico 2004-2005 viene presentato il progetto Io sono il fiume Oreto dell’Umanità rivolto al fiume Oreto di Palermo, un progetto di impegno morale, culturale ed educativo in collaborazione con il Giornale di Sicilia,
Il 22 aprile 2005 è una giornata cruciale nella storia della Fiumara d’Arte e di Antonio Presti: il mecenate oppone un rifiuto all’indifferenza del parco di Fiumara d’Arte da parte dello Stato. Con l’evento Il rifiuto del rifiuto, chiude con un grande telo blu l’opera di Tano Festa; sopra vi è scritto “chiuso” in tutte le lingue. Con questo gesto simbolico, egli apre un nuovo sipario sulla scena culturale della Sicilia, per chiedere rispetto e riconoscenza.
A gennaio del 2006 arriverà La Vittoria dell’Arte: Dopo oltre venti anni di battaglie e diverse sentenze che disponevano la demolizione delle sculture della Fiumara d’Arte, le opere monumentali del Parco vengono riconosciute e aiutate dal Governo regionale che approva l’istituzione del percorso turistico culturale di Fiumara d’Arte (Legge Regionale 6/06 dal titolo “Valorizzazione turistica – Fruizione e conservazione opere di Fiumara d’arte”, a firma degli onorevoli Beninati e Fleres).
Nel frattempo, nell’estate del 2005, prende corpo la collaborazione con il Museo Civico di Castelbuono, sito all’interno dello splendido castello dei Ventimiglia, con la mostra Telepass, curata Ida Parlavecchio e Anna Guillot. Espongono le loro opere dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti “Abadir” di Palermo e dell’Accademia di Belle Arti di Catania.
Durante l’anno Scolastico 2006-2007, con il progetto Io sono acqua, insieme agli studenti di Palermo e Catania, chiede ad alta voce il rispetto e il riconoscimento del diritto dell’acqua. Questa operazione artistica coinvolge 80 scuole a Palermo e 45 a Catania nella realizzazione di bandiere tutte legate allo stesso tema: l’acqua.
A giugno il progetto si mostra in tutta la sua bellezza nelle città di Palermo e Catania. In quest’ultima, 500 bandiere azzurre vengono installate a sui pali della luce dalla zona della playa di Catania fino alla zona di Bicocca, lungo l’asse dei servizi che porta agli ingressi delle autostrade; a Palermo, sono addirittura 1000 bandiere a coprire tutto il tratto autostradale e della circonvallazione di viale Regione Siciliana da Villabate fin verso l’Aeroporto Falcone-Borsellino e tutta la via del mare tra il Foro Italico e via Messina Marine.
Viene costituita la Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte che intende creare una collaborazione con le Università, le Accademie e le Istituzioni preposte alla tutela affinché Fiumara diventi officina attiva, luogo vivo in cui i giovani possano educarsi alla conservazione, alla valorizzazione e alla progettazione di opere d’arte. Presti, vuole così lasciare alle nuove generazioni il patrimonio culturale creato ed un impegno etico di vera devozione alla bellezza.
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