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Aperto al pubblico l’ex  Convento della Croce. Ultimati a Scicli i lavori di efficientamento energetico nell’antico complesso monastico

Aperto al pubblico già per le visite di primavera. Interdette solamente la chiesa e l’oratorio dove si sta intervenendo con lavori di manutenzione straordinaria che prevedono la posa di una nuova pavimentazione all’interno della chiesa ed il restauro dell’oratorio dove andranno ad essere posizionati gli affreschi di epoca bizantina che erano stati rimossi, per un forte stato di umidità delle pareti, per essere ospitati in via temporanea nella chiesa di Santa Teresa su via Francesco Mormina Penna dove sono rimasti fino ad alcune settimane fa. Aperti al pubblico le sale che ospitano la mostra dei bronzi di Castelluccio, un patrimonio di inestimabile valore scoperto nel 1978 da un coltivatore diretto mentre arava il terreno di sua proprietà.

L’importanza di questo materiale storico che rappresenta il più importante deposito siciliano del periodo fra il X e il IX secolo avanti Cristo.

Nel sondare il terreno sono stati trovati ben 30 chilogrammi di bronzi che vennero trasferiti al Museo archeologico ibleo di Ragusa dove vennero custoditi fino a quando non si procedette al trasferimento nelle sale del convento della Croce, un complesso religioso edificato nel Quattrocento dai frati cordigeri quando vennero in Sicilia dal nord Italia per insediarsi nell’isola. Da alcuni anni sono ben custoditi e possono essere ammirati dai visitatori. I lavori, che da alcuni mesi sono in fase di esecuzione all’interno dell’edificio monastico che sovrasta la città di Scicli, hanno già permesso rifare la finestra bifronte con il terrazzino che si affaccia sulla cava di San Bartolomeo e che rappresenta il più bel balcone del Val di Noto. L’intervento di efficientamente energetico, possibile grazie ad un finanziamento che ha raggiunto altri 91 siti regionali, è quasi al capolinea e necessita solo di alcune rifiniture. I tecnici della Soprintendenza ai beni culturali che hanno seguito diligentemente i lavori annunciano che molto presto l’intero immobile sarà fruibile. L’intervento che necessita un maggior lavoro riguarda l’oratorio perchè oltre che sulle pareti si dovrà intervenire sull’altare ed eliminare anche tutte le possibili tracce di umidità per poter ospitare gli affreschi d’epoca bizantina.