La realtà commerciale ragusana con l’avvento della grande distribuzione ha subito un cambiamento epocale, creando un cambio di usi e di abitudini nel cittadino ragusano che ormai oggi sono parte integrante del nostro fare giornaliero.
Se in una prima fase esisteva la legittimità di limitare le aperture domenicali per evitare la penalizzazione del commercio in centro storico (piccola distribuzione), oggi occorre prendere atto della nuova realtà e disegnare strategie commerciali che portino alla coesione e alla collaborazione tra grande e piccola distribuzione.
Non c’è più cieco di chi non vuol vedere e la seconda amministrazione del sindaco Di pasquale è peggio della prima in tema di sudditanza deliberativa nei confronti di Ascom . e pensare che il neo assessore Migliore prima di centro sinistra, era favorevole alla liberalizzazione delle aperture e criticava la sudditanza del Comune a vantaggio di un gruppo organizzato di commercianti che per legittimi interessi di bottega hanno sempre posto veti sulla questione. Ma sappiamo che per sedere alla destra di Di pasquale occorre obbedire.
Per evitare di essere smentiti citiamo alcuni passaggi dell’assessore Migliore durante le audizioni sulle aperture domenicali dei centri commerciali tenute in 1° commissione al Comune di Ragusa : in data 18 giugno verbale n. 30 Migliore Vita: “bisogna che noi poniamo l’attenzione su queste problematiche visto che parliamo di crisi,dobbiamo puntare l’attenzione massima al fine di poter rendere beneficio, non ha senso a mio avviso andare a porre limitazioni di aperture ai centri commerciali ed anche agli altri negozi nel momento in cui abbiamo un decreto che consente loro di aprire, io non capisco la limitazione, non ha alcun senso…………..noi consentiamo uno sviluppo anchein termini occupazionali perché aumentano i turni di lavoro, aumenta la gente il raggio di sviluppo è più ampio,…… non ci possiamo lamentare solo in consiglio per cui io sulle limitazioni pongo un veto incredibile perché a mio avviso non ha alcun senso. Per quanto riguarda l’Ascom parliamo come un’entità soprannaturale ma è un’associazione che dovrebbe difendere tutti i commercianti……………..per altro ci sono delle distonie di rappresentanze all’Ascom di natura politica e di natura di categoria e ciò non lo condivido e non dovrebbe essere consentito.”
Data 25 giugno 2010 verbale n. 32 Migliore Vita : “…….L’Ascom credo sia l’unica associazione di categoria che abbia preso delle posizioni molto dure rispetto alle aperture domenicali , io ritengo che sia sbagliata la chiusura nei mesi estivi, perché è il periodo degli sconti, ci sono molti turisti, se dobbiamo puntare sul turismo, io direi di liberalizzare le aperture e gli orari”.
Il Partito democratico più volte ha dimostrato di essere propositivo sulla diatriba tra grande e piccola distribuzione e come è nel nostro stile fare , durante l’approvazione dei bilanci, le nostre proposte sono sempre state bocciate da un centrodestra prepotente e arrogante.
Adesso è arrivato il momento di fare sul serio prima che sia troppo tardi.
Pensiamo che esistono le condizioni per far convivere tutto il commercio ibleo facendo sistema .
Dobbiamo a tutti i costi impedire che i ragusani o coloro che da fuori vogliono venire a Ragusa a fare shopping nei centri commerciali vadano verso Catania o Siracusa durante le nostre chiusure domenicali e dobbiamo fare in modo che anche il centro storico venga coinvolto nel progetto.
Il PD ritiene che per fare questo occorre una cabina di regia autorevole e che non può che essere il Comune, investendo e creando incentivi, eventi che permettano di trasferire chi viene da fuori per visitare i centri commerciali verso il centro storico della città creando un sistema di comunicazione che metta gratuitamente in collegamento i vari siti interessati, che promuova attrattive, sconti, eventi particolari in grado di incuriosire il cliente del centro commerciale a visitare la nostra bella Ragusa.
Tutto ciò è possibile realizzarlo se il Comune mette in piedi una proposta valida e sempre che l’Ascom riesca a coinvolgere i suoi associati che gestiscono pub, pizzerie, ristoranti, bar, negozi ad aprire la domenica.
Tali scelte si concertano con tutti gli attori interessati senza nessun pregiudizio coinvolgendo i partiti, le associazioni datoriali, le organizzazioni sindacali dei lavoratori, predisponendo somme adeguate a supportare il progetto.
Il Partito Democratico è convinto che una ricchezza la stiamo trasformando in un problema perché qualcuno cerca di fare gli interessi di pochi anziché promuovere lo sviluppo del territorio. Oggi i centri commerciali ci sono, sono una realtà produttiva con cui bisogna coesistere e allora dobbiamo avere la capacità politica di sfruttarli. Se si riesce a fare questo, la città avrà più posti di lavoro, più commercio, più ricchezza ma per fare questo occorre un governo della città che guardi oltre che sia lungimirante e che non pensi solo a coltivare l’orticello del consenso politico a breve, dimenticando lo sviluppo futuro del territorio.