Appalto milionario, confronto zero: chi ha paura delle domande della CGIL?

A Comiso si sta consuma una vicenda che tocca da vicino il cuore della vita pubblica: la gestione dell’appalto per l’igiene ambientale, un servizio essenziale che riguarda ogni cittadino. Eppure, su questo tema cruciale, l’amministrazione comunale ha scelto – secondo la Cgil – la strada del silenzio e della chiusura. A denunciarlo con fermezza è la responsabile Igiene ambientale della FP CGIL, Graziana Stracquadanio, che in una nota diffusa pubblicamente esprime “forte perplessità e disappunto” per il comportamento dell’Amministrazione: nessuna convocazione, nessun confronto, nonostante le ripetute richieste formali da parte del sindacato. “Non chiedevamo un incontro per cortesia – scrive la CGIL – ma per esercitare un preciso dovere di tutela: volevamo verificare la corretta distribuzione del personale, l’adeguatezza dei mezzi, il rispetto delle norme di sicurezza e la trasparenza nella gestione del servizio”. Insomma, domande concrete e legittime che riguardano la qualità del lavoro e l’uso delle risorse pubbliche. E invece, nulla. Nessuna risposta, nessun accesso agli atti, nessun canale aperto.

Ma la CGIL va oltre: non è solo una questione sindacale, afferma, ma una questione politica e culturale. Rifiutare il confronto, eludere il dialogo, negare l’accesso all’informazione – spiegano – significa tradire i principi della buona amministrazione, cancellare il senso stesso della partecipazione democratica. Il sindacato annuncia ora una riflessione più ampia, pronta a coinvolgere anche i livelli istituzionali superiori per difendere il diritto alla trasparenza, alla legalità, al confronto. Perché – come sottolinea la nota finale – “la cittadinanza ha diritto di sapere. E comprendere che questo silenzio non è solo una dimenticanza, ma una precisa scelta politica”. La vicenda, dunque, si carica di significati che travalicano il perimetro sindacale. In gioco non c’è solo un appalto, ma il modo in cui un’amministrazione sceglie di relazionarsi con chi rappresenta i lavoratori e, indirettamente, con la comunità intera. E il messaggio della CGIL è chiaro: “Noi non arretriamo. Continueremo a chiedere risposte. Per i lavoratori, ma anche per i cittadini di Comiso.”

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