Il nuovo appalto di nettezza urbana a Ragusa rischia di penalizzare gli operatori ecologici. Annunciate proteste

A Ragusa si inaspriscono i rapporti tra sindacati e l’ associazione temporanea di impresa che si è aggiudicato il nuovo appalto di nettezza urbana e spazzamento della città a proposito  dei criteri  passaggio del  personale dalla precedente ditta Busso alla Ati.

I rappresentanti sindacali hanno chiesto  l’applicazione di criteri  non discriminatori che l’Impresa,L’Ati Busso, nella  scelta del personale da passare alle altre Imprese (IGM e Ciclat).

Nello specifico è stato chiesto che

1) tutti i lavoratori (152) inseriti nell’elenco allegato al Capitolato debbano rimanere dipendenti dell’Impresa Busso S. S.r.l. Capofila.

2) Eventuali passaggi di Lavoratori inseriti nel Capitolato d’appalto alle altre imprese dell’Ati, lo possono fare in maniera volontaria, fermo restando  tutte le tutele previste di Legge e del CCNL.

3) I lavoratori Extra Capitolato  che L’Ati ha dichiarato che  intende mantenere, possono iniziare un nuovo rapporto di lavoro con le altre Imprese costituenti L’Ati.

4) Il personale che viene assunto a seguito di pensionamenti può essere assunto dalle  costituenti l’Ati, i lavoratori stagionali possono essere assunti dalle imprese costituenti l’Ati.

5) Il Personale può essere scelto a parità di livello e mansioni secondo anzianità di servizio.

Tali proposte sono state  rintenute inaccettabili  dall’impresa Busso S. e L’Ati Busso

Qualora così non fosse, a tutela della dignità dei lavoratori, l’unione sindacale si base, lavoro provato.  ha già annunciato che  promuoverà tutte le azioni necessarie  di protesta, compreso il ricorso alla magistratura.

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