Lo staff di Agorà è pronto per affrontare questa meravigliosa avventura verso la Repubblica Popolare Cinese, Più che un semplice viaggio sarà un incontro affettuoso e coraggioso con il cuore di un continente a noi sconosciuto quale l’Asia.
Le ultime ore prima della partenza per questo paese immenso, con varie aree climatiche e diverse filosofie di pensiero, sono quelle più difficili: restano ancora mille cose da organizzare e da pensare.
Le valigie (un trolley con le ruote per i grandi spostamenti ed uno zainetto, come bagaglio a mano, per le escursioni) sono già aperte e piene di indumenti che vanno e vengono…cosa portare?
Ci sarà freddo? Oppure avremo bisogno della manichina corta? In Aprile il clima dovrebbe essere buono, né troppo caldo, né troppo freddo dato che anche in Cina c’è la primavera. Il controllo su Internet del meteo conferma: fra i 18 e 25 gradi un po’ ovunque, con punte che possono arrivare anche fino ai 33…ma solo per qualche giorno. Andrà bene, quindi, un abbigliamento leggero e medio, key way e ombrellino pieghevole, scarpe comode, occhiali da sole, cappellino, felpe e costume da bagno (sfidiamo la fortuna: possibile che in qualche albergo non troveremo una piscina?).
E poi, considerato che dovremmo mangiare con le bacchette, un piccolo spazio in valigia si trova per portare qualche posata di plastica…meglio non rischiare piuttosto che restare affamati per la mancanza di una forchetta!
Nessun problema invece dovrebbe darci la corrente elettrica dato che troveremo la 220W e spine anche di tipo europeo utili, se necessario, per phon, rasoio e macchinette contro le zanzare che, a morsi, dicono siano più terribili delle nostre autoctone ‘tigri’..
Per comunicare ci affideremo agli SMS e una volta in Cina compreremo una scheda locale dato che il roaming internazionale ha un costo salatissimo. Sembra che gli hotels siano provvisti di pc e linea wi-fi…. Sarebbe una buona opportunità per comunicare a costo zero! Oltretutto senza tener conto del fuso orario che ci differenzia di ben 6 ore: come dire che quando in Cina sono le 8 in Italia sono ancore le 2 di notte!
A parte il Visto, che abbiamo dovuto richiedere direttamente all’Ambasciata cinese in Italia prima di organizzare il viaggio, nessuna vaccinazione è stata obbligatoria. Essendo infatti un viaggio che si dipana prevalentemente nelle grandi città cinesi, la profilassi antimalarica – che a volte è richiesta – in questo caso è pressocché inutile. Qualche farmaco, comunque, lo porteremo: un infiammatorio, qualche riequilibratore della flora intestinale, un antibiotico ed un integratore per qualche possibile disturbo.
Nessun timore per l’aviaria, che si trasmette da animale a uomo e non da uomo a uomo, ma certo un po’ di attenzione a non venire a contatto con colombi e uccelli vari, presenti sicuramente nelle campagne ma rari nelle città del tour.
Anche il terremoto registrato in Cina in queste ultime ore, che un po’ ci aveva preoccupato, interessa un’area molto lontana da quella da noi visitata: non dimentichiamo che la Cina è uno dei maggiori paesi al mondo con una superficie di 9.600.000 Kmq e copre ben 50° di latitudine!
Altre, al momento, sono le vere difficoltà da superare: sicuramente la lingua (il mandarino) e la moneta cinese (il renmimbi o moneta del popolo): il non capire lingua e prezzi, chissà, potrà essere anche motivo di divertimento!
Infine prima di chiudere le valigie, è’ essenziale mettere nel bagaglio a mano almeno un cambio e le cose necessarie per due o tre giorni: in un viaggio così lontano potrebbe capitare che i bagagli ritardino… Ed è utile, dicono un po’ tutti, un lucchetto per il bagaglio. Quante volte è capitato che nonostante le valigie siano state chiuse, negli aeroporti ci abbiamo aperto i bagagli e ci abbiano sottratto oggetti vari? Quindi meglio non mettere soldi, materiale fotografico o oggetti di valore in valigia perché, forse, non li ritroveremmo.
“ I viaggiatori attenti – dice un detto – partono con uno scopo e ritornano con un beneficio”.
Il nostro scopo è scoprire un nuovo mondo divertendoci…. Siamo pronti!