ARAS E REGIONE SICILIA

 

Esprimo solidarietà nei confronti dei tanti dipendenti dell’Associazione Regionale Allevatori Sicilia che stanno attraversando un periodo difficilissimo da un punto di vista economico e personale, ma allo stesso tempo mi preme sottolineare l’importanza che la stessa ARAS ha avuto nello sviluppo della zootecnia siciliana. Negli anni le aziende sono cresciute notevolmente fino a raggiungere dimensioni e traguardi non indifferenti che le paragonano a vere e proprie piccole industrie. Grazie al lavoro dell’Aras si è mantenuta la qualità del patrimonio genetico degli ovini, dei bovini, degli equini e di tutte le altre specie animali da allevamento. E’ indiscutibile che la qualità della produzione di carni e latte, grazie ai controlli effettuati con professionalità, faccia registrare oggi uno standard tra i più elevati in Italia. Sempre grazie al lavoro dell’ARAS che ha creato l’albero genealogico e le associazioni di razza, sono arrivati i fondi PAC che rappresentano una grossa boccata di ossigeno per le aziende zootecniche. E’ chiaro che se dovesse fallire l’esperienza dell’ARAS verrebbero a mancare questi fondi specialmente per le aziende zootecniche da carne che vedono l’unico guadagno dall’integrazione al reddito da parte della Comunità Europea. Un’ipotesi che bisogna assolutamente scongiurare e mi riferisco all’istanza di fallimento presentata da alcuni dipendenti. La Regione deve prendersi le proprie responsabilità e soprattutto deve prendere la situazione in mano. Ringraziamo il presidente della Camera di Commercio che ha fissato già un appuntamento per la prossima settimana a Ragusa con l’Assessore Regionale all’Agricoltura e con il direttore dell’ARAS Carmelo Meli. In ogni caso spero che la Regione nell’immediato garantisca i controlli per scongiurare penalizzazioni non sostenibili per le aziende in un momento di grande crisi del prezzo alla produzione della carne.