AREA ARCHEOLOGICA DI CAMARINA: MAGAZZINO, DISCARICA O CHE?

Il giorno 4 agosto 2009 inviai a importanti personaggi politici nazionali e regionali che facevano capo a enti preposti alla tutela dei beni archeologici e culturali una lettera in cui denunciavo l’abbandono totale dell’area archeologica di Camarina chiusa, in base alle risposte che venivano date dal personale del museo archeologico , per carenza di personale (importante precisare che l’area archeologica è di competenza della sovraintendenza ai beni culturali della provincia di Ragusa, il museo fa capo alla Regione Siciliana). Fatto sta che l’area era in abbandono totale, non percorribile e  lasciava perplessi visitatori e turisti accorsi per visitare l’area  tra l’altro pubblicizzata da siti internet e da libretti informativi molto dettagliati che nulla facevano e fanno  trasparire ancora oggi  l’impossibilità di poterla visitare in toto. Anche il museo era deficitario  poiché il padiglione  dove sono custodite  circa 1000 esemplari,  tra cui anfore corinzie, attiche, etrusche ecc.ecc.  che rendono la raccolta del museo tra le più ricche e rappresentative del panorama archeologico internazionale, era interdetto al pubblico perché privo di autorizzazioni dal 2005. Oggi a distanza di un anno, malgrado le denunce da me inviate, nulla è cambiato e nulla è stato fatto. L’area è sempre nel completo abbandono, le reti di recinzione sono aperte in vari punti del sito dando la possibilità a cani randagi ed altro di potere entrare, in più viene utilizzata come magazzino o   come discarica di corpi estranei ( le foto documentano il grave disinteresse e la mancanza di rispetto del luogo). Il museo a distanza di un anno non ha ancora le autorizzazioni riguardanti il padiglione delle anfore per cui rimane chiuso e per finire basta dare un’occhiata al libro dei visitatori per rendersi conto dell’umore e di quello che il turista porterà con sé al ritorno delle vacanze. 

 

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