Diciannovenne ragusana, reduce dalle Olimpiadi di Parigi, Savita Russo è l’orgoglio della terra iblea, della Sicilia e dell’Italia tutta. Orgoglio per essere riuscita, seppure così giovane, a raccogliere risultati dietro risultati, riconoscimenti uno dietro l’altro. “Savita Russo è uscita da un anno di fuoco – ha commentato il suo allenatore Maurizio Pelligra – ha disputato un campionato del mondo bellissimo e ci ha portati dove non eravamo mai arrivati. Vedi le qualificazioni per le Olimpiadi, due tre grossissimi tornei in un mese, esami scolastici, esami per il centro sportivo Fiamme Azzurre che ringraziamo. Alla vigilia delle gare di Dushanbe capitale del Tagikistan Savita anche uno strappetto all’inguine, mi diceva che era stanca e non aveva intenzione per un po’ di fare gare. Ed invece: è arrivata in finale e poteva anche vincere. Godiamoci oggi questa medaglia d’argento che è una meravigliosa vittoria al campionato del mondo junior. La Koizumi Ecodep judo è tanto grata a Savita Russo, questa piccola ma grande atleta dalla forza dirompente e dalla capacità da campionessa”.
Il combattimento con l’italiana Savita Russo è stato duro ma la stella francese ha messo a segno due waza-ari ed ha così potuto conservare il titolo di campionessa del mondo juniores. Il direttore sportivo dell’IJF Vladimir Barta le ha consegnato la medaglia d’oro. Commentando a fine gara, l’atleta francese ha ammesso che si è trovata di fronte, sul tatami di Dushanbe, un’avversaria forte: “Ho vinto sia l’anno scorso che quest’anno. È stato molto difficile, la mia avversaria era davvero forte. È stata dura, ho ancora fiatone. Non posso quasi crederci, non me ne rendo conto nemmeno io” – ha detto la judoka francesce, oro ai mondiali junior.