ARICÒ RASSICURA GLI OSPEDALI DI MODICA E VITTORIA

“Nessun depauperamento dei reparti di Chirurgia degli Ospedali di Modica e Vittoria”. A dirlo è stato direttamente il Manager dell’Asp di Ragusa, Maurizio Aricò che ieri ha scritto una lettera ai due Primi Cittadini, Ignazio Abbate e Giovanni Moscato per puntualizzare meglio la situazione. Entrambi i Sindaci avevano esposto le loro legittime preoccupazioni a seguito delle voci (sempre più insistenti) che circolavano circa il depotenziamento dei due reparti in favore di quello di Ragusa . Nelle lettera, il Manager spiega che il potenziamento di Ragusa non vuol dire che verranno impoveriti gli altri due. L’intenzione è invece quella di mettere a disposizione dell’utente un’offerta più specializzata che limiti i frequenti viaggi fuori provincia e fuori regione per farsi curare. Secondo Aricò a Ragusa si rivolgerà una fetta di pazienti che oggi è costretta ad affrontare costosi viaggi della speranza e non i pazienti che normalmente si appoggiano sui reparti di Modica e Vittoria, che già di per se rappresentano delle eccellenze.

Una risposta accolta con soddisfazione da parte dei Sindaci. “E’ la risposta che volevamo sentire – dichiara Abbate- per sgomberare il campo da ogni possibile fraintendimento. I nostri reparti non verranno affatto smantellati come qualcuno voleva far credere creando terrore mediatico. Ci sarà, semmai, un aumento dell’offerta sanitaria in provincia di cui non potrà che giovare l’intero territorio ibleo. Ringrazio il dott. Aricò per questa precisazione che ci ha voluto inviare. Mi auguro che in futuro ogni possibile cambiamento riguardante gli Ospedali, possa essere concertato con i Primi Cittadini dei Comuni interessati. Ad ogni martedi saremo a Roma per incontrare il Ministro Lorenzin e chiedere la salvaguardia dei nostri posti letto”. Sulla stessa linea d’onda il Sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato: “Come Sindaci avevamo giustamente chiesto delle spiegazioni perchè abbiamo il compito di difendere il nostro territorio. Le spiegazioni sono arrivate e va bene così. I nostri reparti non verrano sminuiti ma continueranno a rappresentare delle eccellenze sanitarie”.