Una sala dagli umori nettamente contrastanti ha ascoltato le ragioni che hanno portato l’Assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Gaetano Armao a firmare il decreto di adozione del Piano paesaggistico della provincia di Ragusa. Il Piano paesaggistico e’ uno strumento volto alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e naturali presenti in un territorio, ripartito in ambiti omogenei per caratteristiche culturali, estetiche e morfologiche.
“Attraverso questo provvedimento – ha detto l’assessore Armao – si avvia un percorso per la tutela di un territorio straordinariamente preservato dai ragusani, che proprio con questo strumento potranno partecipare allo sviluppo e alla tutela della loro provincia”. Ad introdurre l’intervento di Armao il Presidente della Provincia, Franco Antoci. “La tutela del territorio è una esigenza sentita dall’intera provincia, ciò che preoccupa – sottolinea Antoci – è l’adozione di uno strumento normativo che poco si adatta alle esigenze delle imprese iblee.
Noi tutti vogliamo preservare i nostri luoghi, perseguendo un modello di sviluppo sostenibile, ma tali principi siano compatibili con uno sviluppo ordinato delle nostre aziende. Non possiamo certamente tralasciare le esigenze, legittime, del comparto produttivo ragusano”. L’Assessore Armao ha ribadito ad Antoci, e a tutta la compagine contraria all’atto firmato il mese scorso, che l’adozione dei piani paesaggistici è un atto dovuto nei confronti di un territorio, quello siciliano, da troppo tempo lasciato in balia delle promesse. “Una delle prerogative del mio Assessorato – annuncia Armao – sarà quella di imporre a tutto il territorio regionale i piani relativi da qui a dicembre. Provvedimenti legislativi da anni promessi ma sempre osteggiati in pratica”. A seguire l’intervento al vetriolo, quello del Sindaco di Ragusa, il quale annuncia di aver fatto ricorso al Tar nel tentativo di invalidare un provvedimento che mortifica l’economia ragusana. “Io continuo a denunciare – afferma Di Pasquale – la poca attenzione nei confronti del territorio che rappresento.
Adottando un piano paesaggistico così aggressivo nei confronti della compagine economica ragusana si vuole dare una ferita mortale alle numerose imprese che vivono nel territorio. Le campagne, finora curate dall’azione dei contadini, verranno abbandonate, generando un fenomeno che va contro la tutela del paesaggio che l’Assessore dice di perseguire”. Si accusa di aver avuto poco tempo per la concertazione e di una mancata attenzione alle esigenze dei comparti produttivi. “Eppure – chiarisce Giovanni Iacono, capogruppo dell’IdV – dal 2008 si è data la possibilità di ragionare sul provvedimento in questione.
Inoltre le numerose osservazioni, rivolte alla Sopraintendenza dai Comuni e dalle Associazioni collaborative, sono state quasi tutte recepite. Le critiche rivolte all’Assessore Armao sono frutto di una strumentalizzazione politica che non farà altro che danneggiare l’intero territorio ibleo. Il governo Lombardo – conclude Iacono – sta facendo qualcosa di buono per Ragusa, meglio di molti ragusani da anni al potere”.
Ci sarà ancora tempo per le discussioni istituzionali, entro 30 giorni dalla pubblicazione in gazzetta potranno infatti essere presentate le eventuali osservazioni al dipartimento regionale dei Beni culturali e alla Soprintendenza per i Beni culturali di Ragusa. Ma se il Sindaco Di Pasquale minaccia di fare manifestare migliaia di agricoltori, il consigliere Iacono promette un numero maggiore di cittadini che sono entusiasti del piano adottato. Staremo a vedere! (Laura Curella)