Rumeni piromani a Vittoria arrestati da Polizia. VIDEO

Arrestati dalla polizia di vittoria i pregiudicati trentenni rumeni,Panainte Vlad, e Nastasa  Marius Bogdan, entrambi pregiudicati  per incendio boschivo, resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali.

Nei pressi della BAIA Dorica a poche decine di metri dalla discoteca “Sesto Senso”,  un cittadino aveva segnalato due soggetti intenti ad appiccare degli incendi.

Allertati, i poliziotti  giunti nei pressi del luogo segnalato, hanno notato  i primi focolai ed era evidente che gli  incendi fossero stati appena innescati.

I due piromani  in un primo momento non si erano accorti  della presenza dei poliziotti poiché  concentrati ad ultimare la loro azione criminosa.

Dopo aver intimato   ai due di fermarsi e nonostante la presenza degli operatori in uniforme, hanno prima tentato  la fuga e poi dopo esser stati  raggiunti e bloccati, hanno aggredito i poliziotti ferendone lievemente uno tentando di spingere al centro della carreggiata, interessata dal transito veicolare, l’altro. Nonostante la forte resistenza, i poliziotti sono riusciti a bloccarli

Dopo aver ammanettato i due delinquenti, gli operatori hanno recuperato gli accendini utilizzati  per appiccare i focolai e hanno provveduto  a spegnere con mezzi di fortuna quelli vicini e non ancora fortemente alimentati.

 

Gli investigatori, grazie alla piena sinergia con i Vigili del Fuoco, hanno accertato  che si trattasse di un incendio boschivo poiché le fiamme erano suscettibili di espandersi sulle aree arborate, cespugliate e coltivate a foraggio (in particolare grano), comprese le infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree.

I due rumeni tratti in arresto, una volta condotti negli uffici della Polizia di Stato, hanno ammesso di aver appiccato gli incendi per gioco in quanto ubriachi.

Dopo l’arresto i due criminali sono stati condotti in carcere così come disposto dalla Procura della Repubblica di Ragusa. Ieri, il G.I.P. presso il Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto applicando la misura cautelare in attesa delle prossime udienze del processo.

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