ARRIVANO LE MULTE PER LE STRISCE BLU

Scade lunedì 14 aprile, il termine ultimo per partecipare alla gara di appalto con cui il Comune di Ragusa concederà la gestione del servizio di parcheggio a pagamento (meglio conosciute come strisce blu). “Preme rilevare come all’indomani dell’aggiudicazione del servizio – sottolinea il coordinamento di Ragusa Domani – il cittadino ragusano avrà la spiacevole novità di dovere pagare una multa per divieto di sosta ogni qualvolta lo scontrino erogato dal parcometro coprirà un tempo inferiore alla reale durata della sosta. Oggi, invece, basta recarsi presso la sede dell’Apcoa (attuale gestore del servizio) e pagare pochi euro. Malgrado l’attuale governo cittadino abbia giustificato con citazione di sentenze di Corte di Cassazione la propria decisione, non potrà sfuggire l’illegittimità di quanto deciso dagli attuali amministratori di palazzo dell’Aquila. Nel momento in cui l’utente stabilisce di usufruire di un parcheggio nelle strisce blu e stacca lo scontrino del parchimetro, conclude un vero e proprio contratto con il concessionario, ovvero il servizio di parcheggio contro il pagamento di un prezzo. Usufruire del parcheggio senza pagare lo scontrino o pagandolo per una frazione di tempo inferiore alla reale durata della sosta è perciò un vero e proprio inadempimento contrattuale, giustamente sanzionabile unicamente con il pagamento, in un momento successivo, di quanto dovuto, addizionato di una eventuale penale. Nessuna norma del Codice della strada prescrive la sanzione della multa per divieto di sosta, tant’è che nessuna tabella in tal senso si trova nelle zone ove sono allocati i parcheggi a pagamento. Persino il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, richiesto, in più occasioni, di chiarire la vicenda, ha precisato che non possono pagarsi sanzioni, ma si possono unicamente recuperare le ulteriori somme dovute, maggiorate di eventuali penali, in quanto l’eventuale evasione tariffaria non configura violazione delle norme del Codice della strada, bensì una inadempienza contrattuale”.

“Aspetto assolutamente non di secondaria importanza – chiarisce ancora Ragusa Domani – quello secondo il quale scorrendo tutto il Codice della strada, da nessuna parte si rinviene la possibilità di introdurre norme regolatrici, né tantomeno sanzionatorie della circolazione stradale a mezzo di regolamenti comunali. Anzi, andando a ricercare con precisione quali atti amministrativi possano essere emanati in applicazione delle norme sul Codice della strada, troviamo esclusivamente i decreti ministeriali e le ordinanze. Al di là della disquisizione tecnico-giuridica e filosofica sulla legittimità o meno di tale modus operandi, rimane su tutto l’amarezza del dover constatare quanto poco benevoli e tolleranti siano i nostri attuali governanti nei confronti del nostro centro storico e delle attività commerciali che faticosamente, ma con coraggio, decidono di svolgere in quelle zone la loro attività commerciale. Perché tutto ciò non può non riflettersi sugli effetti immediati della sanzione per divieto di sosta, ovvero una ulteriore fuga dal centro, visto che se il cittadino parcheggia e tarda anche di pochi minuti rispetto a quanto riportato nello scontrino, rischia non più di pagare al concessionario pochi euro, bensì decine di euro”.