ARS approva l’ordine del giorno Dipasquale-Spada a difesa degli stabilimenti Eni-Versalis di Ragusa e Priolo

L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato ieri, al termine della seduta che ha trattato le variazioni di bilancio, l’ordine del giorno presentato dal ragusano Nello Dipasquale quale primo firmatario e dal siracusano Tiziano Spada, deputati del Partito Democratico, e che impegna il Governo regionale ad attivarsi per evitare la chiusura degli stabilimenti Eni-Versalis di Ragusa e Priolo.


La decisione di Eni di dismettere il comparto della chimica di base, con conseguente impatto sui due stabilimenti del Sud-Est siciliano, rappresenta una grave minaccia per l’economia locale e l’occupazione. La chiusura di questi impianti avrebbe ripercussioni devastanti sul territorio, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro e il relativo indotto.


“Con l’approvazione di questo odg – dichiarano i due parlamentari dem – l’Assemblea ha condiviso la volontà di tutelare un settore strategico per l’economia siciliana e italiana, e di garantire un futuro sostenibile per i lavoratori di Versalis.
Il documento impegna il Governo regionale ad attivarsi con la massima urgenza affinché sia evitata la prevista chiusura degli stabilimenti Versalis di Ragusa e Priolo con l’obiettivo di individuare un piano graduale e sostenibile per la riconversione industriale e per la tutela dei lavoratori che possa rappresentare concretamente un tassello importante per garantirne la riconversione ecologica; inoltre, si impegna il Governo regionale ad avviare, con la massima urgenza, un confronto ampio e profondo finalizzato a indicare nuovi percorsi strategici di innovazione sostenibile e di rilancio occupazionale degli impianti e che individui, nel combinato disposto di PNRR e FSC, le risorse pubbliche da affiancare all’iniziativa privata”.


“Il segnale che abbiamo voluto lanciare è forte e chiaro – concludono Dipasquale e Spada – non permetteremo che venga messo a rischio il futuro di un territorio intero e siamo determinati a trovare una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e rilanci l’economia locale”.

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