La Giunta Schembari annuncia addirittura “una autentica svolta politica” dopo aver adottato due proposte per il consiglio relative al Baratto Amministrativo e ad alcune agevolazioni sui tributi locali, segnatamente su quello relativo ai rifiuti, ma di svolta rispetto al passato, purtroppo, pare ci sia solo quella delle inadempienze amministrative.
Pur apprezzando infatti lo sforzo per il varo del regolamento sul Baratto Amministrativo e i timidi segnali su alcune agevolazioni tributarie che raccolgono solo in parte le proposte che avevamo consegnato nei mesi scorsi, non possiamo che rammaricarci per il respiro limitato dei provvedimenti varati e soprattutto per il mancato adeguamento delle aliquote dei tributi locali.
Le agevolazioni proposte, tutte condivise singolarmente, non hanno infatti alcun respiro strategico, trascurando completamente sia gli impatti occupazionali, che erano contenuti nelle proposte che pure erano state accolte come condivisibili in precedenza, sia gli impatti di indirizzo sulla riqualificazione del centro storico, funzionali ad agevolare alcune categorie merceologiche rispetto ad altre, a fini turistico commerciali. Su questi temi sottoporremo al consiglio comunale emendamenti integrativi.
Più grave che la Giunta abbia lasciato trascorrere inutilmente il termine del 31 marzo, data ultima entro la quale il consiglio comunale avrebbe potuto modificare aliquote e tariffe dei tributi locali per l’anno 2019 e dunque realizzare uno dei punti del programma elettorale del sindaco Schembari, l’abbassamento delle tasse. Nulla di fatto per quest’anno, attendiamo tempi migliori e con essi il Documento Unico di Programmazione, latitante dal 31 luglio scorso, e il bilancio di previsione 2019, i cui termini sono scaduti.
Comportamento ancor più grave alla luce del congelamento del progetto di modernizzazione del sistema di sollevamento idrico che avrebbe fatto risparmiare ai cittadini centinaia di migliaia di euro sul canone idrico. A fronte del limbo cui è stato consegnato il rifacimento a costo zero del sistema di pompe che portano l’acqua ai cittadini, non risultano proposte di investimenti alternativi e le tariffe non sono state abbassate neppure a fronte dell’annunciato risparmio sui costi dell’energia elettrica vantato dall’Assessore Pepi nei mesi scorsi.
Su questi aspetti ho provveduto a convocare per il 9 Aprile prossimo la IV commissione consiliare permanente così da approfondire e chiarire le motivazioni di questa gravissima decisione, augurandoci che di svista non si tratti.
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