Aspettare 11 mesi per una colonscopia: i tempi lunghi della sanità in provincia

Aspettare 11 mesi per una colonscopia. La storia del signor Giovanni è la storia di tante persone che oggi si trovano ad aspettare tempi lunghissimi per accedere ad un esame diagnostico in ospedale. Una vicenda che viene segnalata dal Comitato Civico art. 32 che da tempo denuncia malfunzionamenti e lunghe attese in sanità. al signor Giovanni viene prescritta il 14 gennaio una colonscopia totale con biopsia in sede multipla”. Nonostante la prescrizione del medico sia chiara e urgente, la mancanza di aggiornamento dei codici nei sistemi CUP ha impedito per giorni al signor Giovanni di prenotare l’esame necessario. Il problema dei codici, infatti, si è verificato a inizio mese quando è stato eseguito l’aggiornamento nazionale. Una volta superati gli ostacoli burocratici iniziali, l’appuntamento è stato fissato con un’attesa di 11 mesi, un periodo totalmente incompatibile con un follow-up oncologico. Questo ritardo non solo mette a rischio la salute del paziente, ma sottolinea il sovraccarico e la scarsità di risorse nel sistema pubblico. Naturalmente, tutti gli ostacoli sono superabili se si ricorre alle cure a pagamento ma naturalmente questo crea una divisione tra chi può permettersi di sostenere il costo e chi è costretto ad accettare i lunghi tempi del servizio pubblico.

Un problema difficile da risolvere

Il Comitato Civico chiede che vengano aumentati il numero di professionisti e strutture sanitarie dedicate a esami diagnostici essenziali come la colonscopia e istituire controlli più rigorosi per rispettare i tempi massimi previsti per esami e visite urgenti, con sanzioni per le violazioni. Inoltre, sarebbe auspicabile creare percorsi preferenziali per categorie di pazienti con esigenze particolari, come i pazienti oncologici.

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