ASSEGNAZIONE PROVVISORIA PERSONALE DOCENTE E PART-TIME TARDIVO IN PROVINCIA DI RAGUSA

 

Un’interrogazione parlamentare per chiarire le motivazioni che hanno determinato lo stato di disagio in cui versano i docenti della provincia di Ragusa che hanno richiesto assegnazione provvisoria interprovinciale. E’ quella presentata dall’on.Nino Minardo alla luce delle ripercussioni negative su questa categoria di insegnanti e le loro famiglie che hanno subito una paradossale discriminazione rispetto agli stessi insegnanti delle altre province siciliane.  Il Ministero alla pubblica istruzione si era impegnato a dare indicazione agli USR affinchè venisse agevolato l’accoglimento in via eccezionale delle domande cosiddette “tardive” di trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time. Ciò al fine di agevolare la possibilità di ottenere l’assegnazione provvisoria, anche per “minor orario”, dei docenti che ne avessero fatto richiesta  nella stessa provincia di Ragusa considerato che  molti docenti ragusani sono stati assegnati a presidi scolastici lontani dalla propria famiglia e dalle proprie abitazioni. L’Ufficio scolastico provinciale di Ragusa non ha tenuto conto delle richieste di part-time tardivo adducendo la motivazione di non aver ricevuto in merito alcuna disposizione scritta, ma solo verbale, da parte dell’ USR della Sicilia. La questione è abbastanza complessa e ingarbugliata, dice Minardo, in quanto il provveditorato di Ragusa,  entro la fine di settembre avrebbe dovuto comunicare il numero dei posti sul sostegno in deroga, cosa che non ha fatto, al contrario degli altri USR della Sicilia e  contrariamente a quanto prevede la legge sulla trasparenza dell’azione amministrativa. Questo stato di cose taglia fuori quanti, trasferiti al nord, avevano formalizzato richiesta di utilizzazione e assegnazione per quest’anno, togliendo, altresì, anche le poche ore rimaste per le utilizzazioni sul part-time. Perché gli uffici scolastici provinciali delle altre province siciliane hanno  proceduto all’ accoglimento delle relative richieste di part-time tardivo consentendo a molti docenti di ottenere quanto richiesto ed in provincia di Ragusa questo non è stato possibile? Ed ancora, perché a Ragusa questa disparità di trattamento? Quali criteri sono stati utilizzati per l’individuazione dei posti disponibili per i docenti della provincia di Ragusa visto che sono palesemente non congrui? Interrogativi posti al Miur, conclude Minardo, insieme alla richiesta di interventi urgenti  per sanare tale ingiustificata e discriminante situazione visto che,  ad esempio,   a Palermo e  Catania i docenti sono rientrati tutti così come nelle altre province non solo siciliane ma di tutt’Italia , a Ragusa invece, come sempre aleggia il mistero!!!