Sabato prossimo i sindacati degli infermieri terranno un’assemblea contro le determinazioni del commissario straordinario dott. Aliquò relativamente alla riorganizzazione della dotazione organica infemieristica della UOC di chirurgia generale dell’ospedale “Civile”.
In effetti l’attività chirurgica della UOC di Chirurgia del Civile, per le note vicende occorse, negli ultimi anni ha avuto un netto calo di prestazioni nei confronti della popolazione utente del nostro territorio dovuto ad una perdita di fiducia nella prestazione erogata da parte dei pazienti e dei medici di medicina generale che indirizzavano ad altre strutture extraprovinciali. Ciò oltre a provocare disagi nei confronti dei pazienti che avevano necessità di prestazioni chirurgiche ha comportato un notevole dispendio di risorse da parte della nostra azienda corrispondente a svariati milioni di euro per mobilità passiva chirurgica.
E’ necessaqrio quindi riconvertire il flusso centrifugo creando un nuovo clima di fi ducia nei confronti della struttura offrendo un nuovo servizio qualificato all’utenza., La soluzione è senza dubbio la ricerca in ambito nazionale e regionale di un chirurgo di riferimento . E’ stato disponibile il Dott. Rosario Blandino , aiuto della chirurgia di Taormina sede cui si rivolgevano molti nostri pazienti, persona e professionista stimato ed altamente qualificato tra l’altro originario di Scicli. Sono state riorganizzate le chirurgie provinciali con spostamento di dirigenti medici e la creazione di squadre equilibrate che agiscono sul territorio. E’ stata rinnovata la intera squadra che agiva in corsia al civile con la sostituzione del caposala e di tutti gli infermieri. In parole povere è stata costituita una nuova squadra da offrire al giudizio degli utenti. i risultati sono già sotto gli occhi di tutti con la sola riorganizzazione dell’equipe medica l’attività chirurgica è cresciuta a vista d’occhio.
E’ difficile innovare e correggere percorsi dove ciascuno ha già creato una sua area professionale personale. Le necessità della utenza sono però primarie ed è necessario il coraggio di chi gestisce per andare controcorrente. I sindacati rivendicano una mancata informazione sul processo e criticano l’intera operazione adducendo parametri qualitativi di valutazione ed incremento di rischio clinico dovuto alla presunta inesperienza dei nuovi infermieri (tutto personale laureato o selezionato fra i migliori degli altri reparti).
La importanza della gestione della corsia e del malato a letto hanno comportato la scelta di sostituire la intera squadra, sostituendoli tutti non si è proceduto ad una cernita di buoni e cattivi che avrebbe portato sicuramente ad ulteriori problemi ed i sindacati , se preventivamente informati, non avrebbero sicuramente permesso tale operazione. Si è proceduto con onestà mentale e determinazione proprio per recuperare un servizio malgrado qualcuno ancora cerchi di condizionare il tutto con le vecchie regole di gestione che poi hanno portato ai disastri in sanità che sono agli onori della cronaca quotidiana.