L’assemblea regionale siciliana vede, per la prima volta, ben 17 donne elette, di cui una, Vanessa Ferreri, nel territorio ibleo, caso eclatante, dato che sembra sia stata la prima donna eletta all’Ars nel medesimo territorio.
Restano fuori “big” come Rudy Maira, Innocenzo Leontini, Camillo Oddo, Carmelo Briguglio, Alessandro Aricò e Giuseppe Buzzanca. Confermati invece alcuni (ma non moltissimi) uscenti, dall’ex presidente dell’Assemblea Francesco Cascio al segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo. Ecco il nuovo identikit dell’Ars, mutato notevolmente grazie allo sbarco di ben quindici deputati del Movimento cinque stelle. Il gruppo più numeroso, davanti a quello di Pd (14), Pdl (12), Udc (11), Mpa (10), Lista Crocetta presidente e Grande Sud (5 ciascuno), Cantiere popolare e Nello Musumeci presidente (4 seggi ciascuno).
Ma è il dato al femminile che merita un’attenzione particolare, in quanto,ora, che si prospetta la presidenza all’Ars, qualcuno propone che sia una donna, nella fattispecie, Giancarlo Cancellieri del Movimento 5 stelle lancia l’idea. Perchè no, dato che sarebbe la prima volta che un mondo al maschile si potrebbe aprire all’altra metà del cielo, che certamente vede e analizza la realtà politica e sociale diversamente? Forse le cose potrebbero andare diversamente:raramente le donne non rincorrono la poltrona per la poltrona, ma vogliono vedere i risultati: le donne sono più concrete, e più organizzate. Questo è un fatto da non sottovalutare per la presidenza all’Ars.
Sarebbe una rivoluzione nei costumi e mentalità siciliani, da valutare, sempre scegliendo, ovviamente, in relazione alle competenze, all’esperienza, e alle capacità delle donne elette. Non si sceglie solo in base al fatto di essere donne, ma in base ai punti sopracitati, Se 17 donne sono state votate, a parte coloro che grazie al vento favorevole si sono viste insediare , crediamo che le competenze , e le capacità le contraddtinguono.
Lanciamo questa idea affinchè venga accolta.
D’altronde già Rosario Crocetta ha proposto 50% di assessorati alle donne, e ha portato nel suo programma, la lotta delll’OSSERVATORIO INTERPARTITICO PARI OPPORTUNITA’ di Ragusa, delle donne dei partiti e delle donne , sulla doppia preferenza di genere.