La brusca defenestrazione di Claudio Conti ha aperto una breccia nel muro del consenso all’Amministrazione Piccitto che ha finora accomunato le forze politiche che la sostengono. Ora, invece, fioccano le critiche. Piuttosto pesanti quelle dello stesso Conti, che afferma addirittura di essere stato lasciato fuori dalla porta in occasione di riunioni sugli argomenti relativi alle sue deleghe. Se questo è vero, è molto grave. Ma se non fosse vero, vorrebbe dire che il prof. Conti mente, e sarebbe altrettanto grave, se non di più. Ma è difficile crederlo. Tertium non datur!
Ma che le cose in questi nove mesi abbondanti non siano andate a dovere, in fondo lo dice lo stesso Sindaco, quando afferma di avere revocato le deleghe al prof. Conti perchè troppo “lento”, il che equivale a dire che nel settore dell’ambiente si è fatto poco, o comunque meno del previsto. Il suo giudizio è avallato dai consiglieri del M5S, che nel loro comunicato ne sostengono in pieno la decisione. Revocando anche all’assessore Campo alcune deleghe, sottintende parimenti che un cambio di passo è necessario. Niente di strano, se il M5S non fosse partito dall’assunto della propria diversità/superiorità perchè gli assessori venivano scelti per le loro elevate competenze e non per criteri politici. Ora, invece, il criterio è cambiato, visto che è assessore Corallo, coordinatore del M5S. Che cosa non ha, dunque, funzionato?
Partecipiamo e Movimento Città si sono affrettati a diramare comunicati in cui precisano di NON essere al governo a Palazzo dell’Aquila e lamentano di avere appreso della revoca di Conti dai giornali. Questo vuol dire che non vengono interpellati per un confronto su nessuna importante questione. Partecipiamo, poi, fa l’elenco impietoso di tutto ciò che NON è stato fatto o chiarito: dai bilanci alla legge 61/81, dal piano triennale delle opere pubbliche alle politiche sociali, dal piano per il turismo fino al Patto dei sindaci e altro ancora. Arrivano a mettere in dubbio le affermazioni dell’assessore al ramo circa i 13 milioni di avanzo di bilancio dichiarati. Anche in questo caso o 13 milioni è una cifra reale, e allora l’assessore può e deve documentarla, o è una cifra “sparata”, come teme Partecipiamo. Ancora una volta tertium non datur.
Ma la diversità/superiorità non avevamo ascoltato che si esprimeva nei criteri della democrazia partecipata, nel fatto che il palazzo sarabbe diventato trasparente? Perchè le forze alleate non vengono nè consultate e neanche, almeno, informate? Cosa non ha funzionato anche su questo fronte?
Al di là delle critiche dell’opposizione e del sostegno di almeno una parte del M5S, che potremmo anche definire schemi obbligati della politica, attendiamo risposte chiarificatrici e precise da parte del Sindaco. Le deve sia a chi non lo ha votato sia a chi, invece, gli ha tributato il proprio consenso, perchè è il Primo cittadino dell’intera città e perchè “trasparenza” non è solo una bella parola, ma un serio stile politico che richiede coraggio e coerenza. E NON si esercita solo all’interno del meet-up. Non può, e spero non voglia, trincerarsi dietro il presunto diritto di non rispondere, come ha recentemente fatto in Consiglio Comunale, evitanto di fornire precise risposte a precise domande.
Ci dica allora, Sindaco, cosa è accaduto con Conti? Perchè ha tolto importanti deleghe all’assessore Campo? Perchè stavolta ha scelto un criterio politico per nominare Corallo? Perchè rifiuta di dialogare con le forze che La sostengono? I 13 milioni ci sono oppure no?
Attendiamo fiduciosi risposte esplicite.