ATTESA PER LE SCELTE DEI PARTITI VEDRETE CHE BELLA SORPRESA !

I movimenti e qualche partito minore hanno messo in campo i loro calibri come candidati a sindaco, le curiosità e le aspettative sono ora rivolte verso i partiti più tradizionali, verso le alleanze che verranno strette, verso i nomi che verranno messi in campo.

Indecifrabili le strategie che sono allo studio nel centro sinistra, indaffarati come sono a cercare di uscire dall’impasse provocata dalle liti interne che attanagliano il PD. La situazione fra annunciate inaugurazioni di nuovi circoli, verosimili provvedimenti di blocco dei nuovi circoli e delle primarie, riunioni di coalizione che non si negano a nessuno, beghe che attanagliano altri partiti che nella coalizione dovrebbero stare, non è certo ideale per affrontare una competizione per l’elezione del sindaco, come pure non è attraente per farne argomento di un articolo, perché, come la metti e metti, corri sempre il rischio di fare incazzare qualcuno.

Ma le occasioni per andare a sfruculiare non mancano di certo. Cosa succede nel centro destra ?

Il silenzio regna sovrano. Prima non si sentiva volare mosca perché si rendevano conto che la disfatta era dietro l’angolo. Usciti per il rotto della cuffia dalle elezioni regionali, dove peraltro riusciva a spuntarla un elemento di indubbia valenza ma pur sempre proveniente dalla destra di Alleanza Nazionale, non si pensava di poter ripetere il miracolo alle nazionali. Restava la quasi certezza del deputato, inserito in posizione favorevolissima, ma niente di più. Una campagna elettorale in sordina, importante era sopravvivere. Ma nel pomeriggio dello spoglio, il caldo sole berlusconiano splendeva fino a notte inoltrata e riscaldava i cuori di quanti consideravano finita l’avventura degli azzurri.

E questo sole, forse più caldo di quello nascente di vecchia memoria socialista, apportava benefiche e inaspettate sorprese soprattutto a Ragusa, intesa soprattutto come capoluogo: ci veniva restituito, per le magie della legge elettorale, addirittura un senatore e, come se non bastasse, nella persona di Giovanni Mauro. Eletto nelle file del PDL in Campania, qualcuno cominciò a temere, dalla sera stessa dei risultati, che i napoletani se lo sarebbero tenuto, con le buone o le cattive. “ guagliò, noi ti abbiamo eletto e qui devi rimanere!” sembrava di sentire la voce in dialetto napoletano che ci avrebbe privato della senatoriale dote, impensabile che un popolo scaltro e intelligente come i napoletani si fosse fatto sfuggire cotanto personaggio, mica erano ragusano o siciliani.

Poi le paure sono rientrate, l’illustre senatore è stato notato in città, si ritornava con i ricordi alla “Ragusa da bere” che, nel bene e nel male, più nel bene che nel male, era stata pur sempre protagonista sulla scena regionale e nazionale. Tutti contenti quindi, si aspettavano, e si aspettano, le mosse del senatore anche per le candidature a sindaco.

Ma nessuno ha pensato che, per quanto riguarda l’elezione del sindaco, l’ascesa del senatore tanto vantaggiosa poi non è stata per la città, perché, vista l’indecisione che regna sovrana, il senatore come sindaco molti lo avrebbero visto,  eccome !.

Ma, per farla breve, le aspettative e le curiosità si accrescevano perché un deputato coordinatore provinciale, un senatore e tutto lo stato maggiore del PDl, elegantemente in frac, avrebbero tirato fuori dal cilindro, in quattro e quattr’ otto, prima diciotto foulard, poi una colomba bianca, poi un candido coniglio e alla fine il candidato sindaco. Niente di tutto questo.

Contatti, riunioni, abboccamenti, incontri riservati, tutti disposti a fare un passo indietro ma fermi sulle posizioni, ancora non si intravede l’autorevolezza che dovrebbe sgorgare spontanea dal titolo parlamentare.

Qualcuno, in verità, ha pensato che le vicende nazionali possono distrarre dalle necessità locali ma, a ben guardare e a ben riflettere, se addirittura Berlusconi non intravede vie d’uscita, tanto che gli è venuta l’uveite, cosa volete che possano apportare alle questioni nazionali del momento due parlamentari del profondo sud ?

Gli incontri si susseguono, ma nulla di nuovo sotto il sole della libertà. E’ un po’ come per più eminenti e auliche elezioni che stanno per avviarsi in queste ore: si dovrà nominare una eminenza, tutto sembrerà irrisolto, quando, all’improvviso, fra i tetti e il cupolone, si vedrà la fumata bianca. Là l’eletto regnerà incontrastato, o quasi, usque ad mortem, tuttal’più alle dimissioni. Da noi, più modestamente, per il momento, si offrirà la candidatura. Ma potrebbe essere una candidatura eccellente, di peso, di curiale prestigio.

Scendendo alle cose terrene, complice il periodo pasquale, proveremo la stessa emozione che farà impazzire il cuore dei bambini prima di aprire il ‘pasqualone’: cosa ci sarà dentro ?

Ma si sa, giocattoli buoni, ma già visti, la certezza della qualità in cambio della novità poco collaudata.

Vedrete che bella sorpresa !

 

Principe di Chitinnon