ATTIVITA’ DI REPRESSIONE CONTINUA NEL VITTORIESE

Tempi di crisi.Un tunisino di 31 anni regolarmente residente a Scoglitti è stato denunciato in stato di libertà per essere ritenuto responsabile di un furto consumato presso un negozio di generi alimentari di quella frazione. La volante del commissariato è stata chiamata per l’intervento dal titolare del negozio che aveva riconosciuto l’autore del furto, avvenuto circa un mese fa, mentre saliva a bordo del pulman che da Scoglitti porta a Vittoria. Seguiva l’autobus e dopo avere spiegato telefonicamente tutto agli agenti, alla prima fermata indicava il soggetto, che narrava, gli aveva asportato una cassa contenente 24 bottiglie di birra. 

Dopo avere visionato sui quotidiani locali i recenti fatti di cronaca, in particolare relativi ad una truffa perpetrata in un comune vicino, una anziana signora si è presentata in commissariato riferendo di riconoscere nelle foto pubblicate, due donne che circa venti giorni prima si erano presentate presso la sua abitazione riferendo di essere “dottoresse dell’INPS” incaricate di verificare la sua posizione pensionistica. L’anziana, ben presto, si insospettiva poiché le domande che le rivolgevano erano finalizzate ad acquisire notizie relative ai luoghi in cui deteneva soldi ed oggetti in oro, ed inoltre per il fatto che girovagavano per casa intente ad effettuare finte misurazioni degli ambienti; più volte, inoltre, veniva distratta da una delle due per permettere all’altra di muoversi indisturbata. Capite le effettive intenzioni, la vittima con decisione cacciava da case le due malviventi, identificate per C.M. e C.V. che sono pertanto state denunciate per tentato furto.

Indagini sono in corso al fine di identificare il legale rappresentante di un sito internet che offriva codec in modalità gratuita per la visualizzazione di video. In effetti, una volta aderito all’offerta ed essersi registrati, agli utenti giungeva una mail che informava delle tariffe effettivamente applicate, palesando così che il servizio era a pagamento. Inutili risultavano i tentativi di recedere dal contratto e quasi immediato era l’invio della fattura di euro 96.

Due le persone che hanno denunciato questo tentativo di truffa. 

Infine il titolare di un pub del centro storico è stato denunciato per il reato di disturbo del ripose delle persone, considerato che alle 2.00 circa di una domenica di febbraio, alcune segnalazioni telefoniche giungevano al centralino del commissariato lamentando l’emissione di musica assordante da quell’esercizio pubblico. Gli agenti a notevole distanza dal luogo segnalato accertavano il livello elevato del volume della musica, l’effettivo disturbo per le persone e la violazione di specifiche ordinanze sindacali.